Utility (+1,5%) – Seduta ben intonata per Enel (+1,9%)

Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso con un +1,5 per cento, al di sopra del corrispondente europeo (-1,3%) ma al di sotto del Ftse Mib (+2%).

Giornata positiva per l’azionario, sostenuto dai progressi nella ricerca al vaccino contro il Covid-19. Negli Usa focus sulle trimestrali e sulle tensioni con la Cina, mentre la produzione industriale cresce a sorpresa del 5,4% a giugno. In Europa cresce l’attesa per la riunione della Bce e il Consiglio Europeo.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene in area 164 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,2%.

Tornando al comparto utility, tra le big fa meglio Enel che porta a casa l’1,9 per cento.

Segue Snam (+0,7%) che ha perfezionato l’acquisizione del 49% di ADNOC Gas Pipeline Assets da The Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC), operatore energetico nazionale degli Emirati Arabi Uniti.

Hera (+0,4%) si conferma per il terzo anno consecutivo al primo posto nella categoria finanza sostenibile dell’Integrated Governance Index 2020 (IGI 2020).

Terna (+0,4%) ha investito 38 milioni per il riassetto della rete elettrica del novarese.

Tra le mid flat Erg e Falck Renewables, mentre tra i titoli a minore capitalizzazione acquisti su Seri Industrial (+2%), realizzi invece su Alerion Clean Power (-2,1%).

A giugno 2020 la domanda di elettricità in Italia è stata di 24 miliardi di kWh, in diminuzione del 13,4% rispetto allo stesso mese del 2019. La produzione nazionale netta (23,6 miliardi di kWh) è diminuita del 3,9% su base annua, ma balza la produzione eolica (+58,9%).