Utility – A giugno output elettrico -3,9% a/a, ma forte aumento dell’eolico (+58,9%)

A giugno 2020, secondo quanto rilevato dal gestore della rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 24 miliardi di kWh, in diminuzione del 13,4% rispetto allo stesso mese del 2019.

Un valore ottenuto con un giorno lavorativo in più (21 vs 20) e una temperatura media mensile inferiore di 2,6°C rispetto a giugno dello scorso anno. La riduzione dei consumi ha risentito in maniera minore rispetto ai mesi precedenti dell’impatto delle misure introdotte per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, mostrando graduali segnali di ripresa. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta la variazione a -10,4%.

La domanda del primo semestre 2020 risulta in calo dell’8,9% rispetto al corrispondente periodo del 2019. In termini rettificati la variazione resta sostanzialmente invariata (-9%).

Nei primi sei mesi dell’anno le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 40,5% della domanda elettrica, rispetto al 35,5% del corrispondente periodo del 2019.

A livello territoriale la variazione tendenziale di giugno 2020 è risultata ovunque negativa: -14,3% al Nord, -12,7% al Centro e -11,6% al Sud.

In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura dell’energia elettrica richiesta a giugno 2020 ha fatto registrare un incremento del 1% rispetto al mese precedente.

Sul fronte del mercato all’ingrosso, il Prezzo unico nazionale (Pun) è stato pari a 28,01 €/MWh nel mese in esame, in contrazione del 42,3% rispetto a giugno 2019 (48,58 €/MWh).

Nel mese in esame la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 97,8% con produzione nazionale e per la quota restante (2,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione da fonti rinnovabili ha coperto il 48,9% della domanda, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (41,9%).

In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,6 miliardi di kWh) è diminuita del 3,9% su base annua. In crescita la fonte di produzione eolica (+58,9%), in calo tutte le altre (idroelettrica -8%; termica -7,2%; geotermica -5,6%; fotovoltaica -0,9%).

La potenza massima (c.d. punta di potenza) richiesta a giugno scorso è stata pari a 49.460MW, registrata martedì 30 giugno tra le ore 15 e le ore 16, inferiore del 14,1% rispetto al valore registrato alla punta dello stesso mese del 2019.

Commento

Nel complesso, i dati sulla produzione di energia elettrica a giugno 2020, pur mostrando segnali di ripresa rispetto ai mesi precedenti, sono negativi per gruppi come Enel, Edison, A2A e Iren, che hanno risentito del calo della produzione termoelettrica (-7,2%), idroelettrica (-8%) e fotovoltaica (-0,9%), che non è stata compensata dal balzo dell’output eolico (+58,9%).

I dati in esame sono invece positivi per realtà come Erg (esposta anche a idroelettrico e fotovoltaico), Falck Renewables (esposta anche al fotovoltaico) e Alerion Clean Power, focalizzate in prevalenza sulla generazione da fonte eolica (+58,9%).