Intesa SP – Via libera dell’Antitrust all’acquisizione del controllo di Ubi

Intesa Sanpaolo, con riferimento all’Ops volontaria totalitaria avente ad oggetto massime 1.144.285.146 azioni ordinarie di Ubi Banca, rende noto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha autorizzato l’operazione di acquisizione del controllo di Ubi.

Il tutto subordinatamente all’esecuzione di cessioni strutturali in linea con quanto previsto nell’accordo con Bper e dagli impegni presi da Intesa Sanpaolo, come definiti nel documento di offerta, imponendo talune specifiche misure attuative in relazione alle predette cessioni di sportelli.

Tenuto conto di quanto precede e valutate le misure attuative indicate dall’AGCM, Intesa Sanpaolo comunica di fare proprio quanto disposto dall’AGCM, di ritenere comunque verificata la condizione antitrust indicata tra le condizioni di efficacia dell’offerta nel relativo documento, e in ogni caso, per quanto possa occorrere, di rinunciare alla suddetta condizione antitrust.

Nella nota rilasciata dall’Antitrust, si legge che “nell’autorizzare l’operazione, l’Autorità ha imposto a Intesa Sanpaolo alcune misure di carattere strutturale per risolvere le preoccupazioni emerse in corso d’istruttoria riguardo ai possibili effetti anticoncorrenziali da essa derivanti.

In particolare, Intesa Sanpaolo dovrà cedere oltre 500 sportelli bancari, numero ben superiore a quanto offerto originariamente. Le cessioni si dovranno realizzare nelle aree geografiche in cui si registrano le maggiori criticità concorrenziali e saranno rivolte a uno o più operatori indipendenti in grado di disciplinare la nuova entità post merger”.

Per l’Authority, si sottolinea nel documento di chiusura dell’istruttoria, “le misure correttive proposte da Intesa Sanpaolo risultano idonee a rispondere alle criticità concorrenziali analizzate”.

L’Autorità riconosce la “piena validità ed efficacia della dismissione di tutti gli sportelli individuati”.

Inoltre qualora “Intesa Sanpaolo non riesca a cedere tutti o alcuni degli sportelli di Ubi” l’Antitrust chiede che il gruppo “dovrà cedere propri sportelli” in modo da produrre un effetto equivalente sul fronte concorrenziale rispetto a quello derivante dall’accordo con Bper.

A giugno Intesa Sanpaolo e Bper hanno ridefinito l’accordo, ampliando il perimetro delle ramo da cedere a 532 filiali dalle 400-500 indicate inizialmente. Intesa Sanpaolo si è inoltra impegnata a cedere altri 17 sportelli ad altri soggetti entro nove mesi se fosse necessario.