Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso con un +1 per cento, al di sopra del corrispondente europeo (+0,8%) e del Ftse Mib (+0,4%).
Chiusura incerta per l’azionario, nel giorno della riunione della Bce che ha lasciato invariati i tassi e confermato il programma di acquisti pandemici almeno fino a giugno 2021. Il presidente Christine Lagarde ha ribadito l’importanza di approvare il recovery Fund, oggetto di discussione del Consiglio Europeo di questa settimana. Focus anche sulle trimestrali Usa e sui dati macro, in particolare quelli in chiaroscuro sull’economia cinese.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 164 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,18% insieme agli altri titoli di Stato.
Tornando al comparto utility, tra le big ha fatto meglio Hera che ha portato a casa l’1,7 per cento.
Bene anche Enel (+1%) che ha avviato il “Supplier Development Program” per promuove lo sviluppo sostenibile e innovativo della propria supply chain.
Tra le mid, allungo di Falck (+2,1%), sotto la parità Erg (-0,1%).
Infine, tra le small, acquisti su Edison (+1,1%) e algoWatt (+0,8%). In flessione Biancamano (-0,5%) che ha conferito al Presidente Castelnuovo l’incarico di Ad ad interim.