Il gruppo guidato da Francesco Starace ha pubblicato il report trimestrale relativo ai dati operativi, in anticipo rispetto all’approvazione e diffusione dei dati economico-finanziari periodici, prevista per il prossimo 29 luglio.
In dettaglio, nel 2° trimestre 2020 la produzione consolidata di energia elettrica è stata pari a 46.173 GWh, in calo del 14,2% su base annua. Una dinamica che sconta la contrazione dell’output convenzionale (-30,2% a 20.555 GWh) – a causa della drastica contrazione della produzione delle centrali a carbone (-61,7% a 3.294 GWh) – che non è stata compensata dalla generazione rinnovabile (+5,3% a 25.618 GWh) che rappresenta il 55% dell’output complessivo.
Quest’ultima è stata trainata dalla crescita double digit dell’eolico (+12,2% a 7.265 GWh) e del solare (+60,9% a 1.522 GWh). Sostanzialmente stabile l’idroelettrico (-0,4% a 15.298 GWh), che da solo rappresenta il 33% dell’output complessivo.
Con riferimento alla sola Italia, la produzione di Enel è diminuita del 16,7% a 9.834 GWh, per effetto della contrazione della generazione convenzionale (-33,7% a 3.254 GWh) – complice anche il dimezzamento della produzione delle centrali a CCGT -, a cui si aggiunge il minore output rinnovabile (-4,6% a 6.580 GWh).
Da notare, comunque, il sempre maggiore peso della generazione rinnovabile, che rappresenta il 67% dell’output complessivo (era il 59% nel trimestre precedente).
Infine, in calo anche la vendita di elettricità a livello globale, -11,6% a 67,3 TWh, in particolare in Spagna (-16,3%, il 26% del totale), Italia (-8,3%, il 29% del totale) e America Latina (-7,9%, il 42% del totale).