Il cda di Intesa Sanpaolo ha deliberato di aumentare il corrispettivo unitario dell’Ops promossa su Ubi Banca e di riconoscere, per ciascuna azione portata in adesione all’offerta, un corrispettivo unitario, non soggetto ad aggiustamenti, rappresentato dal corrispettivo in azioni indicato nel documento di offerta, pari a 1,7 azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo di nuova emissione in esecuzione dell’aumento di capitale a servizio dell’offerta, e da un corrispettivo in denaro pari a 0,57 euro.
Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Intesa Sanpaolo rilevato alla chiusura del 14 febbraio 2020 (pari a 2,502 euro), il corrispettivo unitario aumentato come sopra indicato esprime una valorizzazione pari a 4,824 euro per ciascuna azione di Ubi Banca e, dunque, incorpora un premio del 44,7% rispetto al prezzo dell’azione Ubi Banca registrato il 14 febbraio 2020 (pari a 3,333 euro).
In caso di adesione totalitaria all’Ops, saranno assegnate complessive 1.945.284.755 azioni Intesa Sanpaolo rivenienti dall’aumento di capitale per l’offerta, corrispondenti a circa il 10% delle azioni di Intesa Sanpaolo, calcolato assumendo l’integrale sottoscrizione e liberazione dell’aumento di capitale per l’offerta e sarà corrisposto il corrispettivo in denaro.
Pertanto, il controvalore monetario complessivo dell’offerta è pari a 4,1 miliardi, di cui 3,5 miliardi quanto al corrispettivo in azioni e 652,2 milioni quanto al corrispettivo in denaro.
In caso di adesione integrale all’offerta, il corrispettivo in denaro ricevuto dagli azionisti di Ubi Banca è quantificabile in circa 80 milioni per le fondazioni a sostegno delle erogazioni alle comunità locali, e a circa 310 milioni di euro per le famiglie e gli imprenditori del territorio.
“Intesa Sanpaolo ha sottolineato come il fine ultimo che si propone realizzando l’unione con Ubi Banca sia quello di generare benefici per tutti gli stakeholder dei due gruppi, gli azionisti, le famiglie e le imprese clienti, le persone che vi lavorano, la comunità e l’ambiente in cui i due gruppi operano, e di rafforzare al contempo il supporto all’economia reale e sociale dell’Italia, valorizzando le realtà locali”, si legge in una nota.
“Intesa Sanpaolo, con tale fine ultimo e nel suo ruolo di motore della crescita sostenibile e inclusiva e di punto di riferimento per la sostenibilità e la responsabilità sociale, ha ritenuto di tenere in considerazione la difficile situazione del territorio in cui si concentrano gli azionisti retail e più in generale gli stakeholder di Ubi Banca, come noto, duramente colpito dalla pandemia da Covid-19, e di non aggravarla ulteriormente con effetti divisivi, seppure non intenzionali, che si possano ingenerare tra stakeholder favorevoli e contrari all’offerta”, aggiunge nota.