Mercati – Apertura negativa, a Milano in evidenza Ubi

Apertura negativa per le borse europee, con gli investitori che si preparano all’entrata nel vivo della stagione delle trimestrali mentre in Europa proseguono le discussioni sul Recovery fund.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,6% in area 20.300 punti. In ribasso anche il Cac 40 di Parigi (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).

Proseguono le trattative del Consiglio europeo per trovare un accordo sul fondo di aiuti da 750 miliardi di euro da raccogliere sul mercato, con un nuovo vertice riconvocato per questo pomeriggio alle 16:00 dopo i negoziati degli ultimi tre giorni.

Non è ancora stato trovato, infatti, un punto di mediazione tra i paesi cosiddetti “frugali”, in primis l’Olanda, e il resto d’Europa, anche se secondo alcune indiscrezioni si stanno registrando dei progressi.

Ancora in primo piano, inoltre, la diffusione della pandemia a livello globale, con Hong Kong che ha visto un incremento di oltre 100 contagi nelle ultime 24 ore, portando le autorità a reintrodurre alcune restrizioni anti-Covid.

Resta critica la situazione negli Stati Uniti che hanno registrato un altro picco con oltre 70 mila nuovi casi al giorno, mentre il sindaco di Los Angeles ha avvisato che la città è vicina a una nuova ordinanza per rimanere a casa.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro sale a 1,145 in attesa di sviluppi sul Recovery fund, mentre il dollaro/yen è in rialzo a 107,3.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,3%) a 42,6 dollari e il Wti (-1,2%) a 40,2 dollari, mentre l’oro si mantiene sopra quota 1.800 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund viaggia a 158 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,15%.

Tornando a Piazza Affari, in evidenza Ubi (+11,4%) dopo che venerdì Intesa Sanpaolo (-1%) ha aumentato il corrispettivo dell’Ops aggiungendo 0,57 euro in cash per ogni azione portata in adesione a quanto già offerto in azioni, ovvero 1,7 titoli Intesa per ogni azione Ubi.

In rialzo anche Banco Bpm (+2,7%) e Prysmian (+1,1%), mentre arretrano Enel (-1,9%), complice lo stacco della cedola, Pirelli ( -1,5%) e Generali (-1,2%).