Nella scorsa ottava il Ftse Italia Moda ha registrato un -0,6 per cento, al di sotto del corrispondente europeo (+1,1%) e del Ftse Mib (+3,3%).
In settimana l’ottimismo sul fronte della ricerca ad un vaccino contro il Covid-19 si è scontrato con i segnali contrastanti dell’agenda macroeconomica, in particolare per quanto riguarda l’economia cinese. Negli Usa focus sulle trimestrali e sulle tensioni con la Cina, mentre in Europa la Bce ha lasciato invariata la politica monetaria e si è tenuto il Consiglio europeo sul Recovery Fund.
Moncler, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha lasciato sul terreno l’2,7 per cento.
Tra le mid, acquisti su Ferragamo (+2,2%) che ha deciso di alzare del 5-7% il prezzo di diversi suoi prodotti per cercare di limitare il calo di ricavi e utili causato dall’impatto della pandemia di Covid-19.
Realizzi su Cucinelli che cede il 1,6 per cento. La società ha aggiornato le stime di fatturato per l’esercizio 2020, atteso in calo intorno al 10%, e comunicato i ricavi netti preliminari del primo semestre 2020, pari a 205,5 milioni, -29,5% a cambi correnti (-29,7% a cambi costanti) rispetto ai 291,4 milioni al 30 giugno 2019.
Tra i titoli a minore capitalizzazione svetta Ratti che porta a casa il 17,3 per cento.
Acquisti su Safilo (+4,3%). Sulla società di occhialeria Moody’s ha ritirato il rating ‘B3’ sul debito a lungo termine e l’outlook negativo.
In coda CSP International che lascia sul terreno il 6,9 per cento.
La Camera Nazionale della Moda ha comunicato i dati sull’impatto dell’emergenza coronavirus sul settore in Italia. Sulla base dei dati provvisori, i ricavi della moda italiana dovrebbero diminuire di circa il 30% su base annua.
Ottava di forti vendite invece per CSP International che lascia sul terreno il 6,9 per cento.
Infine, sull’internazionale, nel primo trimestre 2020/21 Richemont ha registrato vendite pari a circa 2 miliardi, crollate del 47% a/a a causa del forte impatto della pandemia di Covid-19.