Il Ftse Italia Banche inizia l’ottava con un guadagno dell’1,9% e “battendo” l’omologo europeo (+0,4%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi e in attesa di un possibile vaccino. Da ultimo si resta in attesa di un accordo tra gli Stati europei sul Recovery Fund da 750 miliardi.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se si sta manifestando una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.
In questo contesto, con lo spread sceso in area 155 pb, il comparto bancario ha portato a casa una seduta brillante.
Su Ftse Mib mette il turbo Ubi (+14%), dopo che Intesa Sanpaolo (+1,2%) ha alzato il corrispettivo dell’Ops con una componente cash di 0,57 euro, a cui aderiranno alcuni dei principali azionisti della stessa Ubi. Intesa Sanpaolo ha confermato i target dopo il rialzo dell’offerta.
Scatta Banco Bpm (+5,5%), al centro dei rumor di M&A anche se il presidente Massimo Tononi recentemente ha smentito ipotesi di aggregazioni. Ok UniCredit (+0,3%), tornata al centro delle indiscrezioni su possibili operazioni straordinarie.
Sul Mid Cap sprint di Mps (+15%), sulle attese di M&A dopo che il cda ha scelto l’advisor per valutare le opzioni strategiche. Ritraccia Bper (-2,1%), dopo il rally dei giorni scorsi e indicata dai rumor di stampa tra i possibili protagonisti del consolidamento.
Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento. Molto bene Banca Finnat (+7,2%).