Ubs ha archiviato il secondo trimestre 2020 con un utile netto pari a 1,23 miliardi di dollari (-11% rispetto al periodo di confronto).
L’andamento ha risentito delle perdite sui crediti dovute alla crisi dei mercati durante il periodo del Covid-19, pari a 272 milioni di dollari, di cui 110 milioni legati al personal e corporate banking e 72 milioni all’investment banking.
Nel fascicolo di bilancio la banca elvetica ha spiegato che “le perdite di credito continueranno anche nella seconda parte dell’anno, ma saranno minori a quelle dei primi sei mesi”.
I ricavi si sono fissati a 7,40 miliardi di dollari (-2% rispetto al secondo trimestre 2019), grazie alla crescita del giro d’affari dell’Asset Management e dell’Investment Banking, che hanno in gran parte assorbito la flessione del fatturato del Global Wealth Management e del Personale e Corporate Banking.