Analisi tecnica – Tenaris: tentativo di rialzo stoppato dal muro delle medie mobili

La decisa flessione della seduta odierna riflette il tentativo fallito, da parte delle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella produzione di tubi e nella fornitura di servizi nel settore Oil&Gas, di superare l’area di resistenze dinamiche (media mobile a 100 e 50 sedute) compresa tra 5,96 e 5,92 euro.

All’interno di un quadro grafico sostanzialmente neutrale nel medio periodo, il possibile incremento della pressione ribassista potrebbe spingere – in un’ottica di brevissimo termine – i corsi delle azioni Tenaris verso un primo supporto statico posizionato a 5,636 euro, al di sotto del quale il successivo livello da monitorare è individuabile a 5,492 euro. L’eventuale cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe poi proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Rocca verso un primo obiettivo ribassista di breve periodo posizionabile a 5,33 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a quota 5,12 euro.

La pressione dei venditori, al contrario, potrebbe diminuire sensibilmente nel caso di superamento della sopracitata area di resistenze dinamiche e della barriera statica posizionata a 5,986 euro con possibile allungo dei corsi delle azioni Tenaris verso la successiva resistenza individuabile a 6,098 euro. L’eventuale breakout di questo livello, permettendo il consolidamento del movimento ascendente di breve periodo, potrebbe poi spingere le quotazioni dei titoli del gruppo italo-argentino verso un primo obiettivo posizionabile a 6,276 euro, con successivo target a quota 6,39 euro.

Da inizio anno la performance dei titoli Tenaris è pari a -42,8% (+4,0% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 13 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 7,32 euro, con un potenziale rialzista del 27,3 per cento.

Quotazione di riferimento: 5,752 euro

+11,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 6,39 euro;

+9,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 6,276 euro;

+6,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 6,098 euro;

+4,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 5,986 euro;

-2,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 5,636 euro;

-4,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 5,492 euro;

-7,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 5,33 euro;

-11,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 5,122 euro.