Mercati – Milano (-0,6%) termina in rosso con gli eurolistini, poco mossa Wall Street

Chiusura in calo per le borse del Vecchio Continente, mentre Wall Street viaggia poco mossa, con gli operatori intenti a monitorare le ultime tensioni Usa-Cina, le trimestrali e la diffusione della pandemia, nonostante i progressi sul fronte del vaccino.

A Milano il Ftse Mib archivia gli scambi in calo dello 0,6% a 20.598 punti, sottotono come il Dax di Francoforte (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-1%), il Cac 40 di Parigi (-1,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,4%).

Oltreoceano scambiano poco mossi Dow Jones (+0,3%) e S&P500 (+0,2%) e Nasdaq (flat), in attesa dei conti di Microsoft e Tesla.

Washington ha ordinato la chiusura del consolato generale cinese di Houston, in Texas, con l’obiettivo di proteggere la proprietà intellettuale e “informazioni private” degli americani. Una mossa che Pechino considera una provocazione e per la quale minaccia ritorsione laddove Washington non torni sui propri passi.

Dinamica che riaccende le polemiche fra le due superpotenze, in un clima già appesantito dalle incertezze legate alla pandemia, mentre il Congresso statunitense è al lavoro per varare un nuovo pacchetto di stimoli. Il presidente Donald Trump ha avvisato che probabilmente la crisi del coronavirus peggiorerà ulteriormente prima di migliorare.

D’altra parte, continuano ad arrivare notizie positive sul fronte delle possibili cure. Pfizer e la tedesca BioNTech, infatti, riceveranno 1,95 miliardi di dollari dal governo statunitense per produrre e distribuire fino a 600 milioni di dosi del loro vaccino candidato contro il Covid-19.

Nel Vecchio Continente si è esaurito l’entusiasmo per il raggiungimento dell’accordo sul Recovery Fund da 750 miliardi, lasciando parzialmente il posto ai dubbi sulle tempistiche e sulle condizioni per l’erogazione dei fondi.

Sul Forex prosegue la corsa dell’euro/dollaro, che sale a 1,158, mentre cambio tra biglietto verde e yen oscilla si apprezza a quota 107,2.

Tra le materie prime perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-1,3%) a 43,8 dollari e il Wti (-1,4%) a 41,4 dollari, dopo l’aumento delle scorte americane emerso dai dati settimanali sulle dell’Energy Information Administration. Non si arresta il rally dell’oro, in area 1.862 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 153 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,03%.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Buzzi (+3,3%) e A2A (+2,7%). In calo invece Eni (-2,5%), Moncler (-2,6%) e Pirelli (-2,9%).