L’istituto guidato da Gian Maria Mossa scende in campo per dare il proprio contributo alla ripartenza del Paese attraverso il sostegno alle piccole e medie imprese promettenti e innovative che hanno bisogno di finanziare la crescita. E lo fa lanciando una gamma di strumenti studiati per portare un vantaggio in termini di rendimento e diversificazione ai portafogli della propria clientela.
- Mossa: “Questo è il momento giusto per investire nell’economia reale”
- Gli effetti del Covid-19 sulle dinamiche dei mercati finanziari
- Per gli investitori il premio sugli investimenti illiquidi rappresenta una opportunità
- Gli altri partner della piattaforma BG4Real
- Il primo strumento della nuova piattaforma: 8A+ Real Innovation
- Quali sono le caratteristiche del nuovo strumento
- I vantaggi fiscali
- Il prossimo passo sarà il lancio di una gamma di Eltif
Fare incontrare il risparmio degli italiani e le piccole e medie imprese, che costituiscono il motore del tessuto produttivo tricolore. Due asset fondamentali per l’Italia dalla cui unione potrebbe uscire un connubio vincente, ma che faticano a trovare i canali giusti per entrare in contatto. Una esigenza di cui si sente il bisogno ora più che mai, in questo momento in cui gli sforzi del Paese sono focalizzati sulla ripresa e sul rilancio economico post Covid-19.
In questo contesto, si inserisce la nuova iniziativa di Banca Generali, che si è fatta promotrice del lancio di una piattaforma, BG4Real, per la creazione di fondi e strumenti alternativi che investono in Pmi con prospettive di sviluppo. E che il 19 giugno ha lanciato il primo prodotto, un Fia (Fondo di Investimento Alternativo) non riservato denominato 8a+ Real Innovation, che ha già suscitato l’interesse degli investitori.
“Siamo partiti dalla volontà di avvicinare il risparmio degli italiani all’economia reale” osserva Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, “la banca ha fatto del wealth management e della qualità del servizio ai clienti una missione. Con questa iniziativa ci rivolgiamo ad entrambi gli attori in campo: imprese e risparmiatori. Faremo da trait d’union da una parte veicolando alla clientela affluent l’opportunità di investire nell’economia reale tramite aziende non ancora quotate e dall’altra fornendo servizi alle imprese e accompagnandole nella crescita”.
La recente iniziativa di Banca Generali si inserisce in un percorso avviato nel 2015 con l’ingresso nell’attività di Corporate Advisory, che ha permesso di sviluppare delle capacità interne nel settore degli asset illiquidi. Ora con BG4real la banca compie un salto di qualità, con l’obiettivo di replicare il successo registrato nel mondo delle cartolarizzazioni dove Banca Generali si è affermata come operatore di primo piano realizzando emissioni per oltre un miliardo. L’ultima, da 100 milioni, è stata realizzata in partnership con la piattaforma Credimi, mentre il gruppo Generali ha svolto il ruolo di anchor investor, sottoscrivendo la quota junior dei titoli.
“L’anno scorso abbiamo preso atto che le condizioni dei mercati finanziari si stavano avvicinando a un punto di tensione. Pertanto, occorreva trovare soluzioni per favorire la diversificazione degli investimenti dei nostri clienti. D’altra parte ci rendevamo conto della necessità di creare un ponte tra il risparmio privato e l’economia reale per dare nuova benzina al sistema imprenditoriale italiano che stava soffrendo un po’ a causa della strutturale difficoltà da parte del sistema bancario di rispondere alle necessità di finanziamento delle imprese.
Abbiamo quindi deciso di trovare un ruolo per la banca in questo contesto. E BG4real è la piattaforma per dare luogo a queste strategie” dice Mossa, che spiega le strategie in corso nel settore degli investimenti alternativi attraverso il progetto BG4real.
Mossa: “Questo è il momento giusto per investire nell’economia reale”
“Ci troviamo di fronte a uno di quei momenti storici unici che creano la situazione ideale per investire nell’economia reale e vanno colti con serietà e rapidità. Da una parte, infatti”, sostiene Mossa, “il livello dei tassi e le prospettive rendono interessante per gli investitori il ricorso a strumenti alternativi per cercare l’atteso rendimento del portafoglio.
Dall’altra, la crisi portata dal Covid-19 rende ancora più urgente una rapida risposta alle esigenze di liquidità delle aziende. Noi ci focalizzeremo su quelle che vanno bene, le future Brembo e TecnoGym, e che hanno bisogno di un supporto per il rilancio dopo i disequilibri innescati dalla pandemia”.
Gli effetti del Covid-19 sulle dinamiche dei mercati finanziari
“La diffusione del virus del Covid-19 ci ha colti tutti impreparati. Le conseguenze dipenderanno dal protrarsi della pandemia, che sta continuando a diffondersi in modo non sincrono. Più la crisi sarà lunga e più gli effetti saranno strutturali. Ci attendiamo” avverte l’amministratore delegato di Banca Generali, “una violenta recessione con un calo del Pil europeo superiore all’8%.
Ma quello che preoccupa è che ci saranno delle polarizzazioni nei vari settori economici. Alcuni usciranno più forti, pensiamo per esempio alla tecnologia, e altri se ne usciranno, saranno completamente trasformati. Questi fattori determineranno un allargamento della dispersione della crescita attorno al dato medio, che aumenterà la tensione sui mercati, che vivranno cambiamenti di direzione molto intensi”.
Uno scenario che premierà la gestione attiva e la capacità di selezionare singoli titoli e settori, in un contesto di aumento della complessità. Incremento legato anche all’enorme flusso di liquidità iniettato nell’economia da parte di governi e istituzioni, che avrà effetti anche sull’andamento dei mercati e renderà più complesso un corretto apprezzamento degli asset.
Un contesto che si trasforma occasione di riflessione per imprese, banche e istituzioni e che grazie al contributo di numerose proposte, potrebbe aiutare il Paese a colmare storiche lacune.
“In Italia, la pandemia”, nota Mossa, “ha portato a un ritorno di interesse per il bene pubblico. Un recupero della voglia di fare politica sana, che significa parlare di futuro e di iniziative per la crescita sostenibile, come per esempio il piano Colao, ricco di spunti interessanti. E ha risvegliato l’attenzione sul tema di come avvicinare il mondo del risparmio privato all’economia reale. Un dibattito che coinvolge non solo i soggetti economici, ma anche istituzioni e regulator.
Anche perché viene posta l’attenzione sul ruolo dello Stato che dovrebbe contribuire con agevolazioni fiscali e protezioni per gli investitori, nonché favorendo la creazione di soggetti che abbiano le competenze per governare questo processo”.
Per gli investitori il premio sugli investimenti illiquidi rappresenta una opportunità
Dal punto di vista dell’asset allocation, per Mossa è arrivato il momento di effettuare un cambiamento nei portafogli dei clienti, sostituendo l’elemento “premio sul rischio di credito” con quello “rischio di liquidità”.
“Se si va ad analizzare il differenziale di rendimento tra i titoli liquidi e quelli illiquidi nel comparto del reddito fisso, si nota che i mercati assegnano a questi ultimi un premio pari a 2,2 punti percentuali. È il premio che viene riconosciuto agli investitori che vincolano i propri capitali per un certo periodo. Un valore” rileva Mossa, “che è una costante stabile nel tempo indipendentemente dal livello dei tassi.
Quando questi ultimi erano più elevati, attorno al 5-6%, il peso di questa componente poteva non essere significativo, ma ai livelli attuali, con tassi negativi, diventa un rendimento interessante.
Soprattutto se lo si confronta con i rendimenti dei titoli high yield. Sui titoli più rischiosi, peraltro, già da inizio anno, avevamo passato alla rete il messaggio di scaricare i portafogli dei clienti, per i livelli raggiunti dagli spread”.
Gli altri partner della piattaforma BG4Real
La nuova iniziativa segue la logica di Banca Generali di creare un “ecosistema” aperto in grado di fare leva sulle migliori soluzioni disponibili sul mercato.
Banca Generali, oltre alla distribuzione, svolgerà il ruolo di regista del prodotto, grazie al team interno di Corporate Advisory costruito negli ultimi anni. “A livello organizzativo abbiamo inserito nuove risorse nell’area di wealth management guidata da Franco Dentella, in particolare Maria Ameli che ha la responsabilità dell’attività di corporate finance, mentre sul fronte prodotti la strategia sugli asset illiquidi è affidata a Claudia Vacanti”.
Per la creazione del prodotto, il partner è una piccola società indipendente di asset management di Varese, la 8A+ Sgr.
La rete di contatti include centri di ricerca quali il Polihub del Politecnico di Milano e il parigino CDI Lab, chiamati a supportare la selezione delle aziende target dal punto di vista delle tendenze tecnologiche.
Vi è poi una partnership con la società quotata Reply Breed, incubatore specializzato nella digitalizzazione delle piccole aziende e in start-up innovative.
Infine sono coinvolti alcuni fondi di venture capital come gli israeliani Jvp e Catalyst e gli americani Blisce\ e G-squared.
Il primo strumento della nuova piattaforma: 8A+ Real Innovation
Il primo prodotto della nuova piattaforma è un Fondo di Investimento Alternativo non riservato (Fia), denominato 8A+ Real Innovation.
Il 70% del fondo sarà investito in strumenti di debito e il restante 30% in strumenti di equity, una asset allocation che ricalca quella dei portafogli medi degli italiani.
Nel reddito fisso si seguiranno due strategie di investimento. La prima riguarda i senior secured loans, finanziamenti a grandi aziende per tagli importanti con strutture a tasso variabile, garantiti da asset del debitore. Titoli che, con la crisi, hanno visto crescere gli spread, ora in media superiori ai sei punti percentuali. La seconda sarà focalizzata sui commercial mortgage backed securities, finanziamenti garantiti da ipoteche su immobili messi a reddito.
La quota di equity sarà rappresentata da fondi di venture capital internazionali e, per la parte predominante, dall’investimento diretto in piccole e medie imprese europee e italiane. Verranno scelte realtà con un elevato contenuto di innovazione nella prima fase di sviluppo, quando, superata la fase di start-up, hanno oramai dimostrato che il modello di business funziona e richiedono la necessità di investimenti addizionali per finanziare la crescita.
I settori prescelti saranno legati alla digitalizzazione e all’innovazione, nonché quelli che si sono mostrati favoriti dalle tendenze emerse durante la pandemia: applicazioni tecnologiche alla finanza con il Fintech, l’alimentare tech, l’healthtech e wellness, il consumer tech e la cybersecurity, intelligenza artificiale e dati.
Quali sono le caratteristiche del nuovo strumento
Il nuovo fondo si rivolge a una clientela Private, con un patrimonio di almeno 500 mila euro, avrà un taglio minimo dell’investimento di 100 mila euro e un orizzonte temporale dell’investimento di sei anni, estendibile per ulteriori 12 mesi. Nel corso degli anni è previsto il pagamento di una “cedola” del 2% all’anno, mentre dalla fine del quarto anno inizieranno i rimborsi del capitale.
“Non abbiamo fissato un obiettivo minimo di raccolta, perché l’introduzione di questo tipo di strumenti” sottolinea Mossa, “necessita di un cambiamento culturale che richiede del tempo. Per un gruppo come il nostro l’iniziativa è considerata un successo se supera i 100 milioni e ci aspettiamo di andare oltre questa cifra”.
Mossa sottolinea inoltre che all’iniziativa parteciperà direttamente la capogruppo, Assicurazioni Generali nel ruolo di anchor investor, elemento che costituisce una garanzia della bontà della iniziativa proposta.
I vantaggi fiscali
Tra gli aspetti a favore del nuovo strumento si ricordano i vantaggi fiscali per l’investimento in Pmi innovative previsti dal nuovo Decreto di Rilancia Italia nell’articolo 38, che ha portato la detraibilità degli investimenti diretti delle persone fisiche in Pmi innovative nel 2020 al 50% per investimenti fino a 100 mila euro, e al 30% per cifre superiori fino a un milione di euro.
Alle persone giuridiche è data la possibilità di portare in deduzione il 30% dell’investimento fino a un massimo di 1,8 milioni.
Inoltre è stato previsto un credito di imposta del 20% per investimenti in Pmi europee che hanno avuto danni dal Covid-19 fino a 2 milioni. Si ricorda che il decreto deve essere ancora convertito in legge e ricevere l’ok della Commissione Europea.
Il prossimo passo sarà il lancio di una gamma di Eltif
“Dopo il lancio del Fia stiamo lavorando per allargare la gamma di prodotti agli Eltif (European Long Term Investments Fund). Abbiamo già ricevuto l’ok di Bankitalia per un prodotto studiato sempre con 8A+ e ora il prospetto è all’esame della Consob” aggiunge Mossa.
Il nuovo fondo europeo investirà per l’80% in strumenti di debito quali finanziamenti a Pmi italiane tramite direct loans, mini bond e senior secured loans, nonché finanziamenti al settore real estate europeo.
La quota del 20% in azioni sarà focalizzata in investimenti diretti e co-investimenti in Pmi tricolore e nell’investimento in società dell’Aim. Anche questo investimento è rivolto alla clientela private e il taglio minimo è di 10 mila euro, mentre il limite delle masse è 250 mila euro.