Nell’esercizio 2019/2020, chiusosi lo scorso 31 marzo, il gruppo Piquadro ha riportato un fatturato pari a 152,2 milioni, in crescita del 3,2% su base annua.
L’Ebitda si è attestato a 13 milioni mentre su base adjusted, ovvero al netto dell’effetto Ifrs 16 , è stato pari a 0,5 milioni rispetto al dato negativo di 0,8 milioni registrato nell’esercizio al 31 marzo 2019.
L’Ebit ha registrato un deficit di 6,8 milioni, comprensivo di 3,4 milioni derivanti dall’applicazione IFRS 16 e dal processo di impairment sui propri negozi.
Al netto di tali effetti l’aggregato è stato negativo per 3,4 milioni rispetto al precedente deficit di 4,3 milioni.
L’esercizio in esame si è chiuso con una perdita netta di gruppo di 7,7 milioni (comprensivo di un impatto di -3,1 milioni per IFRS 16, impairment sui negozi al netto della relativa imposizione fiscale), rispetto al precedente utile di 34,5 milioni.
Sul fronte patrimoniale la posizione finanziaria netta nell’esercizio chiuso al 31 marzo 2020, è stata negativa per 36 milioni mentre al netto Ifrs 16 è risultata positiva per 17,5 milioni , a fronte di un dato positivo 25,6 milioni al 31 marzo 2019.
Per quanto riguarda l’outlook Piquadro segnala che in un contesto di visibilità ancora ridotto in funzione dei diversi possibili scenari determinati dagli effetti del Covid-19, le stime macroeconomiche e settoriali prevedono una contrazione del mercato di riferimento del gruppo che non è possibile allo stato prevedere.
Pertanto gli elementi che concorrono alla formulazione di previsioni per l’esercizio 2020/2021 rimangono significativamente incerti in quanto legati all’evoluzione della pandemia e alla conseguente reazione della domanda in un contesto recessivo che potrebbe confermarsi anche nei prossimi mesi.
Piquadro, pur consapevole che l’esercizio 2020/2021 rimane molto complicato, è convinta di riprendere velocemente il proprio cammino e mantiene un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni future.