Mercati Usa – Apertura in calo, crolla Intel dopo i risultati

Partenza negativa a Wall Street in scia alle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina e ai timori sui tempi di ripresa dell’economia. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1,3%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,5%.

La Cina ha risposto alla chiusura del consolato cinese di Houston in Texas con accuse di spionaggio, annunciando l’intenzione di revocare la licenza al consolato generale Usa a Chengdu, città nel sud ovest del paese.

Ora si attendono le prossimi mosse dell’amministrazione Trump in un contesto in cui le relazioni tra i due paesi si fanno sempre più tese, con Pechino che ha dichiarato che la decisione Usa ha gravemente danneggiato i rapporti con Washington.

A ciò si aggiungono i dubbi sui tempi della ripresa dell’economia globale alimentati dal continuo diffondersi dei contagi negli Stati Uniti con la reintroduzione di parziali misure di lockdown in alcuni stati, mentre il Congresso americano sta negoziando un nuovo pacchetto di aiuti per milioni di cittadini statunitensi che perderanno il sussidio alla fine del mese.

Intanto sul Forex il biglietto verde continua a indebolirsi nei confronti delle altre valute, con il cambio dollaro/yen sui minimi da un mese in area 106 e l’euro/dollaro tornato sopra quota 1,16.

Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 43,4 dollari e il Wti (+0,4%) a 41,2 dollari, mentre prosegue la corsa dell’oro balzato oltre la soglia di 1.900 dollari l’oncia.

Nel comparto obbligazionario, il rendimento del decennale americano si attesta allo 0,59% e quello del biennale allo 0,15%.

Sul fronte trimestrali, infine, American Express cede circa il 2% dopo aver deluso le attese sui ricavi. Crolla di oltre il 14% Intel in scia ai conti, mentre Advanced Micro Devices balza di circa il 10%.