Nel primo semestre 2020 il Gruppo guidato da Paolo Gallo ha registrato ricavi totali pari a 646,8 milioni in crescita del 6,1% su base annua e si riferiscono ai ricavi regolati distribuzione gas naturale (+8,6% a 626,0 milioni, il 97% del totale) e a ricavi diversi (-37% a 20,8 milioni).
Un andamento cui ha contribuito anche il consolidamento integrale di Toscana Energia, a far data da ottobre 2019.
A livello operativo l’Ebitda si attesta a 462,7 milioni in miglioramento del 6,6% rispetto al pari periodo del 2019, dopo costi operativi saliti meno che proporzionalmente (+4,9% a 184,1 milioni), per effetto di maggiori costi del personale e oneri di concessione.
L’Ebit è salito del 4,6% a 252,8 milioni, dopo essere stati spesati maggiori ammortamenti e svalutazioni (+9,2% a 209,9 milioni) che risentono principalmente dell’apporto di Toscana Energia.
Il conto economico si chiude con un utile netto attribuibile al Gruppo – al netto delle interessenze verso terzi di 9,4 milioni – che segna una contrazione del 7,7% a 153,4 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 cifra in 4.625,8 milioni, in
aumento di 215,2 milioni rispetto a fine 2019. Includendo gli effetti derivanti
dall’applicazione dell’IFRS 16 per 75,5 milioni, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 4.701,3 milioni.
Infine, gli investimenti tecnici ammontano a 369,5 milioni in progresso del 16,3% e sono stati dedicati allo sviluppo, al mantenimento e alla trasformazione digitale delle reti. Si segnalano in particolare gli investimenti di distribuzione (+49,6% a 279,8 milioni) per sviluppo rinnovo e mantenimento della rete.
In calo invece gli investimenti di misura (-35,4% a (53,9 milioni), dedicati essenzialmente all’ultima fase del piano di sostituzione, che si stima sarà completato entro il 2020, dei misuratori tradizionali con quelli “intelligenti”, in riduzione anche come conseguenza delle restrizioni determinate dall’emergenza sanitaria relativa al Covid-19.