Mercati – Milano chiude debole (-0,3%) con l’Europa, dollaro in calo e oro sui massimi

Borse europee incerte nella prima seduta della settimana, che sarà caratterizzata dalla riunione della Federal Reserve in programma tra domani e mercoledì.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in ribasso dello 0,3% a 20.020 punti, debole come il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%). Flat il Dax di Francoforte mentre l’Ibex 35 di Madrid perde l’1,6% in scia all’aumento dei contagi di Covid-19 in Spagna.

Oltreoceano scambiano poco mossi il Dow Jones (+0,1%) e lo S&P500 (+0,1%), lievemente arretrati rispetto al Nasdaq (+0,4%).

Tra le società a stelle e strisce, focus su Moderna (+6,5%) dopo l’avvio della fase finale dei test di valutazione per il suo farmaco contro il coronavirus e il secondo round di finanziamenti dal governo americano. Nei prossimi giorni riflettori sui conti di Apple, Amazon e Alphabet.

L’appuntamento chiave della settimana è comunque la riunione della Federal Reserve, da cui potrebbe emergere un outlook ancora più conservativo. Ipotesi che contribuisce a penalizzare il dollaro nei confronti delle altre valute, spingendo invece l’oro sui nuovi massimi storici.

Nel frattempo, gli operatori continuano a monitorare la pandemia, che mostra segnali di rallentamento negli Usa ma nuovi focolai in Cina e Spagna. Sullo sfondo restano le tensioni tra Washington e Pechino, con gli americani costretti a lasciare il consolato di Chengdu in risposta all’estromissione dei cinesi dal consolato di Houston.

Dall’agenda macroeconomica è giunto l’indice Ifo tedesco di luglio, che ha evidenziato un miglioramento oltre le stime della fiducia delle aziende (90,5 punti) e delle aspettative di business (97,0 punti). Negli Usa crescono a giugno gli ordini di beni durevoli (+7,3%) e migliora l’indice sull’attività manifatturiera della Fed di Dallas (da -6,1 a -3 punti), mentre nei prossimi giorni verrà pubblicato il dato sul Pil del secondo trimestre.

Sul Forex, l’euro/dollaro avanza a 1,176 mentre il cambio tra biglietto verde e yen arretra a 105,3. Tra le materie prime, l’oro scambia in area 1.940 dollari l’oncia, mentre viaggiano in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,5%) a 43,1 dollari e il Wti (-1,4%) a 40,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 148 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,98%.

Tornando a Piazza Affari, recupera terreno Diasorin (+5%) e corre Atlantia (+4,8%) in scia alle ipotesi di un nuovo schema per l’ingresso di Cassa Depositi e Prestiti nel capitale della controllata Autostrade, attraverso l’Ipo della concessionaria e un aumento di capitale per Cdp.

Bene Moncler (+2,3%) nel giorno della semestrale e Italgas (+2,0%) dopo i risultati mentre arretrano Telecom Italia (-5,0%) e Ubi Banca (-8,8%), alla vigilia dell’ultimo giorno disponibile per aderire all’Opas lanciata da intesa (-0,8%).