Nella scorsa ottava il Ftse Italia Moda ha registrato un -0,2 per cento, al di sotto del corrispondente europeo (+0,1%) ma meglio del Ftse Mib (-1,7%).
Settimana nella quale l’attenzione si è concentrata sull’accordo sul piano europeo da 750 miliardi, anche se hanno iniziato a sorgere i primi dubbi su quali saranno le tempistiche per l’erogazione dei fondi.
Ad alimentare le incertezze anche l’andamento economico globale, le ravvivate tensioni geopolitiche e l’evoluzione della pandemia, nonostante proseguano con successo gli studi per la ricerca di potenziali vaccini.
Moncler, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha guadagnato l’1,2 per cento.
Vendite sulle mid, con Ferragamo (-1,8%) che ha sottoscritto un contratto di finanziamento con Intesa Sanpaolo per massimi 250 milioni, a sostegno di specifici obiettivi ESG.
In coda Cucinelli (-3,3%).
Tra le small, fa meglio Zucchi (+3,2%).
Forti vendite invece su Piquadro (-5,7%), che nell’esercizio 2019/2020 ha riportato una perdita netta di gruppo pari a 7,7 milioni, e Ratti (-10,5%).
Infine, tra i canditati intenzionati a rilevare Stefanel (sospesa), che dallo scorso settembre è in amministrazione straordinaria, ci sarebbero fondi di private equity internazionali, tra cui quello francese, Argenthal Capital Partners.