Monnalisa (Aim) – Bilancio Integrato 2019, focus su Governance, responsabilità di prodotto e sociale

Monnalisa ha approvato il Bilancio Integrato 2019 a conferma della grande attenzione del gruppo verso le tematiche sociali, ambientali e di governance.

Con questa operazione Monnalisa intende offrire ai propri stakeholder l’espressione di rendicontazione più evoluta per la rappresentazione degli indicatori di performance non finanziari legati alle tematiche ESG che sempre di più assumono una valenza strategica e strutturale per la creazione di valore sostenibile a favore di tutti gli stakeholder.

Tale documento non è la semplice unione tra bilancio di esercizio e bilancio di sostenibilità ma un nuovo modello di reporting che integra le “tradizionali” variabili di valutazione aziendale, contesto sociale, ambientale ed economico nel quale l’azienda opera, con l’obiettivo di comunicare il reale valore creato dall’intera organizzazione e l’impatto con tutti gli stakeholder.

Il percorso di rendicontazione progressivamente sempre più improntato all’Integrated Thinking, intrapreso nel 2018 e portato avanti nel 2019, è finalizzato al rafforzamento della sensibilità sociale, predisponendo il Bilancio secondo i GRI Standards della Global
Reporting Initiative (GRI) e i princìpi guida e contenuti dell’International <IR> Framework definiti dall’International Integrated Reporting Council (IIRC).

La struttura del Bilancio Integrato 2019, in coerenza con quello dello scorso esercizio, segue la logica dei “capitali” (Finanziario, Manifatturiero, Naturale, Umano, Intellettuale, Relazionale), che rappresentano le variabili che determinano la creazione di valore.

Nel 2019 Monnalisa ha proseguito il processo di reporting integrato con l’analisi di materialità, svolta lo scorso anno ma ritenuta valida anche per il bilancio 2019, utile a identificare le tematiche significative per il proprio business e gli stakeholder, e tali da riflettere gli impatti economici, sociali e ambientali dell’azienda, e in grado di influenzare le decisioni degli stakeholder interni ed esterni. Tali attività hanno permesso di identificare 21 macro temi afferenti alle 6 seguenti macro-aree di seguito elencate:

  • Governance: strategie di sostenibilità, valori e mission, standard/codici etici;
  • Responsabilità sociale: salute e sicurezza sul lavoro, gestione delle diversità e pari
    opportunità, sviluppo e formazione delle risorse umane, rispetto dei diritti umani, condizioni di lavoro, politiche di work-life balance;
  • Responsabilità ambientale: packaging sostenibile, utilizzo delle materie prime, efficienza
    energetica, sostenibilità dei materiali, gestione dei rifiuti;
  • Responsabilità economica: performance economiche, programmi di valutazione dei
    fornitori, codice di condotta;
  • Responsabilità di prodotto: eco-design e innovazione di prodotto, protezione salute e
    sicurezza;
  • Collettività: sviluppo modello economico innovativo, investimenti in ricerca e sviluppo.

Dall’analisi emerge che le tematiche maggiormente significative per Monnalisa sono coerenti con l’approccio che l’azienda ha avviato e intende perseguire, in linea, peraltro, con le priorità individuate rispetto al raggiungimento degli SDGs (Sustainable Development Goals).

Molti dei temi ritenuti maggiormente rilevanti sia per Monnalisa che per gli stakeholder, rientrano nella macro-area Governance, Responsabilità di prodotto, Responsabilità sociale.

L’attenzione alla governance è intesa, non solo a livello interno, ma anche esterno, con un crescente impegno al coinvolgimento e all’ascolto degli stakeholder. Monnalisa considera le persone l’asset portante della propria strategia, e pertanto sviluppa iniziative e misure di diversa natura volte a garantire pari opportunità, condizioni di lavoro rispettose, eque e flessibili, oltre a evitare ogni forma di discriminazione: dai programmi di work-life balance e attenzione alla persona e alla famiglia, ai percorsi di crescita e formazione.

Piero Iacomoni, presidente di Monnalisa, ha dichiarato: “Abbiamo preparato l’Annual Report
integrato 2019 a distanza di solo qualche mese dalla diffusione globale del Covid-19, un evento inatteso e inaudito che ha segnato il percorso di ciascuno di noi. Per alcuni, con la perdita di affetti e di persone care, per tutti con un senso di insicurezza e di estrema vulnerabilità che ci porteremo dentro per tanto tempo. Mai come in questo momento ho sentito urgente e vivo il senso della responsabilità sociale, che tutti, ciascuno nel proprio ambito, devono porre al centro del proprio agire. Non c’è altra scelta, non c’è altra strada: essere responsabili ora significa affrontare con tenacia e spirito di sacrificio le difficoltà, prendendo decisioni a volte faticose e sofferte, ma sempre con consapevolezza ed equilibrio. Ne usciremo inevitabilmente diversi, ma più forti di prima, nella misura
in cui sapremo mettere il bene comune prima di quello del singolo, ed il bene futuro prima di quello dell’oggi.”

Christian Simoni, amministratore delegato di Monnalisa, ha commentato: “Anche quest’anno, tra le grandi sfide degli ultimi mesi, siamo riusciti a portare avanti il nostro impegno a rappresentare con una prospettiva integrata i processi con cui creiamo valore nel tempo per tutti gli stakeholder. Sarebbe stato semplice, con l’alibi della straordinarietà del momento attuale, fare il minimo necessario nella rendicontazione. Così come sarebbe stato semplice proporre un campionario primavera estate 2020 minimo con scarso contenuto innovativo, oppure non investire in un sistema di virtual showrooming e attendere l’inizio della campagna vendite, o ancora rimandare le consegne della stagione autunno-inverno. Essere responsabili significa non cercare scorciatoie, mantenere l’impegno verso i nostri stakeholder “no matter what”. È, anzi, in momenti come questo che emergono le vere differenze tra chi parla di ESG perché va di moda e chi, come noi, pratica questo approccio da quasi trent’anni, tra chi adotta una buona pratica e chi si comporta così perché responsabile veramente lo è, perché certi valori non sono solo predicati o comunicati, ma sono radicati in una cultura, in un modo di essere. E questo chi lavora con noi lo sa. Auspico che chi invece ci conosce meno lo percepisca dalla lettura di questo report integrato. Grazie a tutti quelli che partecipano alla vita della Monnalisa.”

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