Nella scorsa settimana il Ftse Italia Salute ha riportato a -3,9 per cento, al di sotto del corrispondente europeo (-2,5%) e del Ftse Mib (-1,7%).
Gli investitori hanno mantenuto il focus sull’accordo sul piano europeo da 750 miliardi, anche se resta da capire quali saranno le tempistiche per l’erogazione dei fondi.
Inoltre sono rimasti i timori per l’andamento economico globale, le ravvivate tensioni geopolitiche e l’evoluzione della pandemia, anche se proseguono con successo gli studi per la ricerca di potenziali vaccini.
Tra le big forti vendite su Diasorin (-8,7%) appesantita dalla notizia che i dirigenti della società piemontese e del Policlinico San Matteo di Pavia sono indagati dalla Procura della Repubblica di Pavia per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato per l’accordo stipulato sui test sierologici.
Successivamente Diasorin ha ribadito, in una nota, la correttezza del proprio operato e ripone piena fiducia nell’esito degli accertamenti che saranno svolti dall’Autorità Giudiziaria.
Ha anche deciso di sospendere tutte le nuove attività di sperimentazione clinica con enti pubblici italiani sino a quando non saranno ristabilite le necessarie condizioni di certezza giuridica in materia.
Tra le mid BB Biotech (-4,1%) ha annunciato i conti del secondo trimestre 2020. Numeri da cui è emerso un utile netto consolidato di CHF 1,18 miliardi a fronte di una perdita di CHF 336 milioni nello stesso periodo precedente.
Tra le small ha resistito Pierrel (+0,3%).
Isagro (-2%) ha firmato con FMC l’asset purchase agreement per la cessione a quest’ultima degli asset relativi alla molecola Fluindapyr per 55 milioni.
Sicit Group (-2,7%) ha comunicato l’avvenuto affrancamento dell’avviamento e di altre attività immateriali. Tale operazione comporterà un beneficio fiscale, in termini di minori imposte sui redditi (al netto dell’imposta sostitutiva corrisposta) di circa 2,8 milioni nell’arco di 5 anni (pari a circa 560.000 euro all’anno).
