Sogefi ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi in calo del 33,2% a 519,5 milioni (-31,2% a cambi costanti), complice soprattutto il crollo nei mesi di aprile (-79,5%) e maggio (-64,5%) per effetto della pandemia di Covid-19, mentre in giugno si è registrato un parziale recupero (-24,9%).
L’andamento dei ricavi a cambi costanti nelle principali aree geografiche in cui il gruppo è presente è stato migliore di quello del mercato: -32,2% in Europa rispetto a -41,7% per il mercato, -30,5% in Nord America rispetto a -39,9% del mercato, +4% in Cina rispetto al – 19,7% del mercato.
La flessione complessiva dei ricavi è stata invece in linea con quella registrata dal mercato mondiale, a causa della concentrazione del business del gruppo nei mercati che hanno registrato contrazioni maggiori (Europa e NAFTA), a fronte di una presenza meno significativa in Cina, in cui il calo del mercato è stato decisamente più contenuto.
In netto calo i margini operativi per effetto dei minori volumi, in parte compensati dalle misure adottate per ridurre i costi.
L’Ebitda è diminuito del 45,6% a 47 milioni con una marginalità al 9,1% (-200 punti base), mentre l’Ebit è passato in negativo per 18,9 milioni dai +24,4 milioni del primo semestre 2019 scontando anche maggiori write-downs e oneri per ristrutturazione.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 28,8 milioni, rispetto all’utile di 6,9 milioni del primo semestre 2019.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 è aumentato a 383 milioni dai 319 milioni al 31 dicembre 2019, dopo l’assorbimento di cassa per 64 milioni.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Sogefi ritiene che la visibilità sul mercato nei prossimi mesi resti limitata per la continua diffusione della pandemia nelle Americhe e per il rischio di una seconda ondata, oltre che per le difficoltà di prevedere l’impatto sulla domanda del settore automotive.
La società ha incorporato nelle proprie aspettative sul secondo semestre una ipotesi di mercato mondiale intorno al -20%, a fronte della quale prevede di poter conseguire un EBIT, esclusi gli oneri per ristrutturazioni, leggermente positivo, una significativa riduzione della perdita netta rispetto al primo semestre ed un free cash flow leggermente positivo.
Inoltre, alla luce delle prospettive di mercato sicuramente incerte anche per gli esercizi futuri, Sogefi ha avviato un piano per una significativa riduzione dei costi fissi, che verrà completato entro il primo semestre 2021, nonché azioni di razionalizzazione del footprint e gestione dei fornitori.