Cementir ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi in calo del 3,6% a 570,4 milioni rispetto al pari periodo 2019, per via dell’impatto della pandemia di Covid-19 principalmente in Belgio, Francia, Malesia, Norvegia e parzialmente negli Stati uniti.
L’Ebitda è diminuito del 11,2% a 98,7 milioni (sostanzialmente invariato a cambi constanti), con la relativa marginalità scesa al 17,1% (-150 punti base), includendo oneri non ricorrenti per 5,6 milioni legati alla cessione di alcuni macchinari in Turchia.
L’Ebit ha registrato una contrazione del 24,8% a 43,2 milioni, mentre il primo semestre si è chiuso con un utile netto di 20 milioni, in calo del 26,9% rispetto ai 27,3 milioni del primo semestre 2019, complici anche i maggiori oneri finanziari netti.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 è pari a 280,6 milioni, in aumento rispetto ai 239,6 milioni al 31 dicembre 2019 per effetto della stagionalità del business, delle dinamiche del circolante, alla distribuzione dei dividendi e all’accordo transattivo avvenuto nel primo semestre.
Infine, la società ha rilasciato la guidance per l’intero 2020, che prevede ricavi pari a 1,2 miliardi, con un Ebitda compreso tra i 230 e i 240 milioni e un indebitamento finanziario netto in miglioramento a 180 milioni, considerando investimenti per circa 60 milioni.
