Ieri l’indice Infrastrutture Italiane ha guadagnato l’1,7%, sostenuta dalla performance di Atlantia (+4,8%), sovraperformando il corrispondente indice settoriale europeo (+0,1%) e il principale indice di Milano (-0,3%).
Nei prossimi giorni l’attenzione si concentrerà soprattutto sulla riunione della Federal Reserve, da cui potrebbe emergere un outlook ancora più conservativo accompagnato da nuovi stimoli. Dinamica che contribuisce a penalizzare il dollaro nei confronti delle altre valute, spingendo invece l’oro sui nuovi massimi storici. Nel frattempo, gli operatori continuano a monitorare l’andamento della pandemia, che mostra segnali di rallentamento negli Usa ma nuovi focolai in Cina e Spagna. Ieri dall’agenda macroeconomica è giunto l’indice Ifo tedesco di luglio, che ha evidenziato un miglioramento oltre le stime della fiducia delle aziende (90,5 punti) e delle aspettative di business (97,0 punti).
Riportando il focus sui titoli del settore infrastrutture, performance all’insegna del denaro per Atlantia (+4,8%) in scia alle ultime indicazioni sul futuro della controllata Autostrade per l’Italia, per la quale si profila uno spin-off da Atlantia, una successiva Ipo e un aumento di capitale dedicato per Cdp. Uno schema che consentirebbe di valutare Aspi a prezzi di mercato e garantirebbe una maggiore trasparenza rispetto alla soluzione precedentemente presentata, che prevedeva un ingresso diretto di Cdp per fasi successive.
Poco mossa l’altra big del settore Inwit (+0,3%).
Intorno alle ore 10:40, il titolo scambia a 5,70 euro mettendo in evidenza una variazione negativa del 3,2%.
Vendite sulle diverse Mid Cap del comparto, con Rai Way in coda (-4,6%) per effetto del calo tecnico legato allo stacco della cedola da 0,2329 euro lordi, per un dividendo complessivo da 63.348.800 euro che sarà messo in pagamento a decorrere dal 29 luglio 2020. Depurando il prezzo di venerdì dall’importo staccato, la performance odierna evidenzierebbe un calo dello 0,6 per cento.