Mattinata dall’andamento incerto per le principali piazze del Vecchio Continente, nonostante la ripartenza tentata ieri a Wall Street con gli investitori che hanno ignorato le tensioni Usa-Cina e i numeri della pandemia in America.
Intorno alle ore 12:00, Milano viaggia sotto la parità in area 19.857 punti (-0,8%), sottoperformando gli altri maggiori indici europei: l’Ibex35 di Madrid guadagna lo 0,4%, il Ftse 100 di Londra lo 0,1% mentre il Dax30 di Francoforte e il Cac40 di Parigi cedono rispettivamente lo 0,2% e lo 0,5 per cento.
La diffusione del virus negli Stati Uniti continua ad alimentare le attese degli operatori verso un ulteriore rafforzamento del messaggio dovish della banca centrale americana che nell’imminente riunione dovrebbe confermare i tassi di interesse vicino allo zero per un periodo prolungato.
Al tempo stesso lo sviluppo dei nuovi focolai del virus nelle diverse parti del mondo alimenta i timori di una seconda ondata, con l’incremento dei casi in Cina, Spagna e Germania che sottolineano le difficoltà di contenere la pandemia.
Negli Stati Uniti proseguono inoltre le discussioni al Congresso Usa per approvare il nuovo pacchetto di stimoli fiscali, con i Repubblicani che hanno presentato una proposta da 1.000 miliardi di dollari prevedendo il taglio del sussidio di disoccupazione da 600 a 200 dollari.
Sul Forex, il biglietto verde recupera leggermente terreno nei confronti dell’euro con il cambio in lieve discesa a 1,173 (Eur/Usd). Poco mosso il cambio con lo yen a 105,29 (Usd/Jpy).
Tra le materie prime, l’oro cede terreno a 1926,70 dollari l’oncia dopo aver toccato nuovi massimi. In calo anche le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 43,80 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 41,34 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale a 149 punti base con il rendimento del decennale italiano in rialzo all’1 per cento.
Tornando a Piazza Affari, corrono le quotazioni di UBI (+7,6%) dopo che ieri sera a mercati chiusi la Consob ha prorogato al 30 luglio il termine per le adesioni all’offerta di acquisto e scambio (opas) lanciata da Intesa Sanpaolo.
In rialzo anche Campari (+3,6%) e Fca (+2,6%). Quest’ultima dopo la diffusione dei risultati di Psa e la conferma del closing della fusione nel primo trimestre 2021. Vendite su Moncler (-4,6%) all’indomani della diffusione dei conti del primo semestre, che hanno evidenziato una perdita di 31 milioni.