Il Gruppo Acea ha alzato il velo sui conti dei primi sei mesi del 2020, che hanno fatto registrare ricavi netti consolidati in aumento del 4% su base annua a 1.622 milioni.
Un andamento dovuto principalmente all’incremento dei ricavi dei business regolati, in particolare il servizio idrico integrato.
A livello di risultati operativi, l’Ebitda sale del 13% a 569 milioni, beneficiando principalmente della variazione dell’area di consolidamento. A parità di perimetro, l’aumento dell’Ebitda è riconducibile, principalmente, ai business regolati.
Il contributo delle aree industriali all’Ebitda consolidato (circa l’86% deriva da attività
regolate) è il seguente: Idrico 54%; Infrastrutture Energetiche 36%; Commerciale e
Trading 5%; Ambiente 5%; Estero 2%; Ingegneria 1%.
L’Ebit cresce del 7% a 277 milioni, dopo essere stati spesati maggiori svalutazioni e soprattutto ammortamenti (+40 milioni rispetto al primo semestre 2019) che ha riguardato
principalmente l’area Idrico (+22 milioni).
Il conto economico si chiude con un utile netto del Gruppo pari a 144 milioni (+1% a/a).
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 cifra in 3.528 milioni, in aumento di 465 milioni rispetto a fine 2019. Una variazione dovuta ai maggiori investimenti, dinamiche del cash flow operativo, variazione di perimetro e maggiore assorbimento di capitale circolante correlato all’emergenza COVID-19.
Gli investimenti realizzati nel primo semestre 2020 sono di 411 milioni, in crescita rispetto ai 342 milioni dello stesso periodo del 2019 (+20%). L’88% degli investimenti si riferisce ad attività regolate. In particolare l’Idrico ha assorbito risorse per 229 milioni.
Infine, è stata rivista la Guidance 2020:
- aumento dell’EBITDA superiore all’8% rispetto al 2019 (precedente guidance +6%/+8%);
- conferma degli investimenti sostanzialmente in linea con il 2019 e con il Piano Industriale 2019-2022;
- conferma dell’indebitamento finanziario netto, a fine 2020, tra 3,45 miliardi e 3,55 miliardi.