Il Cda di Acsm-Agam ha approvato i conti consolidati al 30 giugno 2020, che risentono dello scenario macroeconomico conseguente l’emergenza COVID-19.
I ricavi ammontano a 191,5 milioni in contrazione del 18,3% su base annua a causa principalmente dei minori volumi di vendita conseguenti sia alla climatica più mite che agli effetti del lockdown e alla generale riduzione dei prezzi dell’energia.
A livello di risultati operativi, l’Ebitda prima delle partite non ricorrenti è in calo del 5,4% a 34,9 milioni. Il primo semestre 2020 non registra poste non ricorrenti, mentre il 2019 registrava partite non ricorrenti negative per 0,6 milioni, attestandosi a 36,3 milioni.
L’Ebit si contrae del 40% a a 9,9 milioni, dopo avere spesato ammortamenti accantonamenti e svalutazioni aumentati del 25,8% a 24,9 milioni, relativi principalmente ad ammortamenti per immobilizzazioni.
Il conto economico chiude con un utile netto di Gruppo sceso del 34,7% a 6,6 milioni.
Sul fronte patrimoniale, al 30 giugno 2020 l’indebitamento finanziario netto risultava pari a 125,5 milioni in lieve incremento rispetto a 121,3 milioni di fine 2019.
Gli investimenti del semestre ammontano a 25,8 milioni, in aumento del 17% rispetto a 22 milioni del periodo confronto.
Infine, il Gruppo conferma la guidance per l’intero 2020 sul Ebitda ante partite non ricorrenti, in linea con il 2019.