Nel primo semestre 2020 Amplifon ha riportato ricavi consolidati pari a 613,9 milioni, in calo del 26% a cambi costanti (-26,2% a cambi correnti) su base annua.
Tale dinamica, impattata dall’emergenza Covid-19, è il risultato di una performance organica negativa per il 27,8%, a cui si aggiunge il contributo delle acquisizioni per l’1,8% e l’impatto negativo dei cambi per lo 0,2%.
L’Ebitda è diminuito del 27,4% a 131,3 milioni mentre l’Ebit è crollato del 64,8% a 31,5 milioni, con i relativi margini scesi dello 0,3 e del 5,6 per cento, in presenza di ammortamenti e svalutazioni aumentati del 9,3 per cento.
Gli oneri finanziari netti sono saliti del 7,2 per cento.
Il periodo in esame si è chiuso un utile netto diminuito del 77,1% a 12,5 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 765,3 milioni, in calo rispetto ai 786,7 milioni a fine 2019.
Seppur in un contesto generale di riferimento che rimane ancora incerto, Amplifon prevede un andamento favorevole per la seconda metà dell’esercizio 2020 e stima per il terzo trimestre 2020 ricavi a livelli simili a quelli registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.
La società è inoltre fiduciosa anche per l’esercizio 2021, sia in termini di fatturato, sia di redditività, in considerazione delle misure di contenimento costi e di ottimizzazione della produttività adottate.