Dopo avere raggiunto nella seduta del 21 luglio il massimo relativo intraday a 8,424 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Matteo Del Fante hanno avviato un deciso movimento discendente che ha rotto al ribasso la media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 8,035 euro, ma che non ha bucato la media mobile a 100 osservazioni, attualmente in transito a 7,79 euro. L’attuale trend ribassista di breve periodo dei corsi delle azioni Poste Italiane deve essere, comunque, inserito all’interno di un quadro grafico sostanzialmente neutrale nel medio termine.
Una decisa accelerazione all’attuale downtrend si potrebbe avere nel caso in qui le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella gestione del servizio postale e nella logistica, ma anche nel settore finanziario, assicurativo e delle telefonia scivolino al di sotto di un primo supporto statico posizionato a 7,734 euro in quanto in questo scenario si potrebbe ipotizzare una discesa fino al successivo supporto posto a 7,43 euro. Nel caso poi di cedimento di questo livello, i corsi delle azioni Poste Italiane potrebbero essere proiettati verso un primo obiettivo ribassista di breve periodo individuabile a 7,222 euro, al di sotto del quale il successivo target è posizionabile a quota 7 euro.
Un’eventuale ritorno delle quotazioni dei titoli del gruppo romano al di sopra della media mobile a 50 sedute, al contrario, potrebbe provocare un deciso alleggerimento della pressione dei venditori, con possibile allungo verso la successiva barriera posizionabile a 8,226 euro. Nel caso di breakout di questa resistenza statica i corsi delle azioni Poste Italiane potrebbero poi accelerare verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 8,424 euro, con successivo target a quota 8,71 euro.
Da inizio anno la performance dei titoli Poste Italiane è pari a -22,3 % (+44,9% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 9,69 euro, con un potenziale rialzista del 23,3 per cento. Ricordiamo che venerdì 31 luglio, il management del gruppo in esame pubblicherà i risultati del 2° trimestre del 2020 e potrebbe fornire un aggiornamento della guidance per l’intero esercizio in corso. In caso di numeri distanti dal consensus è possibile aspettarsi un notevole incremento della volatilità delle azioni Poste Italiane.
Quotazione di riferimento: 7,86 euro
+10,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 8,71 euro;
+7,2% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 8,424 euro;
+4,7% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 8,226 euro;
+2,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 8,035 euro;
-1,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 7,734 euro;
-5,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 7,43 euro;
-8,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 7,222 euro;
-10,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 7,000 euro.