Nel diciassettesimo giorno dell’Opas volontaria totalitaria promossa da Intesa Sanpaolo su Ubi, iniziata il 6 luglio e che si concluderà il 30 luglio, è stato apportato in adesione il 71,908% delle azioni oggetto dell’offerta (822.627.479 titoli il totale ad oggi, 325.203.052 apportati ieri 28 luglio). Lo si apprende dalle comunicazioni di Borsa Italiana rese note ieri 28 luglio.
La banca guidata guidata da Carlo Messina supera abbondantemente, con due giorni di anticipo rispetto alla chiusura dell’offerta, sia la soglia di validità dell’Opas, pari al 50% + un’azione Ubi, sia la soglia obiettivo del 66,67%, necessaria per avere il controllo dell’assemblea straordinaria e procedere alla fusione con Ubi.
Inoltre, per Intesa Sanpaolo sarà più agevole gestire la vendita dei 532 sportelli a Bper, operazione a cui è condizionato l’ok dell’Antitrust all’operazione.
Per aumentare l’appeal dell’offerta, Intesa Sanpaolo ha aumentato il corrispettivo unitario aggiungendo una componente cash di 0,57 euro, oltre al concambio che prevede 1,7 azioni Intesa Sanpaolo di nuova emissione per ogni azione Ubi portata in adesione.
Si ricorda che le azioni ordinarie Ubi Banca acquistate sul mercato nei giorni 29 e 30 luglio 2020 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.