La seduta di oggi è stata molto importante per i titoli del gruppo attivo nella diagnosi, applicazione e commercializzazione di soluzione uditive in quanto le relative quotazioni hanno tenuto all’indomani della pubblicazione dei conti del 2° trimestre del 2020 e delle indicazioni del management sul possibile andamento del business nella seconda parte dell’anno corrente, nonostante l’ondata di vendite che ha travolto piazza Affari (-3,28% per il Ftse Mib).
L’ottimo risultato odierno deve essere valutato all’’interno di un quadro grafico positivo nel medio e breve periodo: i corsi delle azioni Amplifon appaiono, infatti, saldamente inseriti all’interno di un canale ascendente avviato sul bottom dello scorso 16 marzo a 14,83 euro.
Ai livelli attuali, un nuovo segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel settore salute e benessere potrebbe così arrivare dal breakout di una prima resistenza statica posizionata a 28 euro in quanto potrebbe consentire la chiusura del gap down dello scorso 24 febbraio, con successivo livello da monitorare individuabile a 28,90 euro. L’eventuale superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa resistenza statica potrebbe poi proiettare i corsi delle azioni Amplifon verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 29,76 euro, con successivo target a 30,40 euro, record storico raggiunto lo scorso 20 febbraio.
Un primo segnale di debolezza per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Enrico Vita, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 27,41 euro, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a 26,92 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, il conseguente deterioramento del quadro grafico di breve e medio periodo potrebbe far scivolare i corsi delle azioni Amplifon verso un primo obiettivo posizionabile a 26,15 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a quota 25,15 euro.
Da inizio anno la performance dei titoli Amplifon è pari a +8,3% (+82,5% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 13 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 25,37 euro, con un potenziale ribassista dell’8,6 per cento.
Prezzo di chiusura: 27,76 euro
+9,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 30,40 euro;
+7,2% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 29,76 euro;
+4,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 28,90 euro;
+0,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 28,00 euro;
-1,3% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 27,41 euro;
-3,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 26,92 euro;
-5,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 26,15 euro;
-9,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 25,15 euro.