Cnh ha chiuso il secondo trimestre 2020 con ricavi delle attività industriali in calo del 27,1% a 5,15 miliardi di dollari per effetto degli impatti negativi della pandemia di Covid-19, battendo però i 4,12 miliardi attesi dal consesus.
Sopra le attese anche l’Ebit adjusted, che ha registrato una perdita di 58 milioni (-151 milioni il consensus) rispetto ai +527 milioni del pari periodo 2019, per effetto del crollo della domanda e dell’assorbimento negativo dei costi fissi causato dalla chiusura degli stabilimenti e da altre azioni per ridurre il livello delle scorte.
Il trimestre si è chiuso con una perdita netta adjusted di 85 milioni (-142 milioni il consensus) rispetto all’utile netto adjusted di 430 milioni dello scorso anno, mentre l’indebitamento netto industriali si è attestato a 2,3 miliardi, in linea al 31 marzo 2020.
Per il 2020, Cnh prevede ricavi netti della attività industriali in calo del 15-20%, un free cash flow delle attività industriali ancora negativo nonostante l’attesa generazione di cassa nel secondo semestre e un solido livello di liquidità disponibile da mantenere per tutto l’anno.