De’Longhi ha chiuso il periodo aprile-giugno 2020 con ricavi in crescita dell’8% a 507 milioni, registrando un più che proporzionale incremento dei margini grazie all’effetto combinato dei maggiori volumi e del price-mix. L’utile netto è aumentato del 2,2% a 32,1 milioni, mentre la liquidità netta è salita a 388 milioni. Per il 2020 “prevediamo vendite in crescita organica mid single digit e un Ebitda adjusted in miglioramento rispetto al 2019”.
De’Longhi ha chiuso il secondo trimestre 2020 con risultati in crescita nonostante l’elevato quadro di incertezza a causa dell’emergenza sanitaria globale, dimostrando grande capacità di adattamento, flessibilità e resilienza del business.
I ricavi sono aumentati dell’8,2% a 507,3 milioni (+8,5% a livello organico), registrando un rallentamento nel solo mese di aprile per poi recuperare nei mesi successivi in accelerazione sia rispetto allo scorso anno sia rispetto al primo trimestre.
Nel dettaglio, l’Europa sud-occidentale ha segnato un +12% a 201 milioni (+11,6% la variazione organica), l’Europa nord-orientale un +6,3% a 126 milioni (+8,4% la variazione organica), l’area MEIA un -26,5% a 24,8 milioni e l’area APA un +13,3% a 155,5 milioni.
In deciso miglioramento i margini operativi, sostenuti da un effetto positivo dei volumi e del combinato price-mix, solo parzialmente eroso da un aumento di alcuni costi operativi, soprattutto media e comunicazione a sostegno dei core brand.
L’Ebitda adjusted è aumentato del 20,2% a 73,7 milioni, con una marginalità al 14,5% (+150 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un +28,7% a 53,3 milioni con un’incidenza sul fatturato al 10,5% (+170).
Il trimestre si è chiuso con un utile netto in aumento del 2,2% a 32,1 milioni, mentre a livello adjusted il risultato è pari a 32,8 milioni rispetto ai 32,3 milioni del pari periodo 2019.
Dal lato patrimoniale, la liquidità netta è pari a 388 milioni, in miglioramento rispetto ai 335 milioni al 31 marzo 2020.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il primo semestre dell’anno è stato caratterizzato da una performance superiore alle attese, grazie alla chiara resilienza evidenziata da alcune categorie di prodotto di cui De’ Longhi è leader globale, ovvero le macchine per il caffè espresso e le kitchen machines.
Tali risultati sono stati resi possibili anche dalla preferenza dimostrata dai consumatori al mondo della home-experience in questi mesi segnati da una crisi senza precedenti e che, con gradi diversi di evoluzione, in Europa e nel mondo, si presume possa continuare a perdurare nella seconda metà dell’anno.
L’Ad di De’Longhi, Massimo Garavaglia, ha commentato: “sui mercati percepiamo ancora molta incertezza e la visibilità sul business per i prossimi mesi resta limitata, a causa anche di uno scenario macroeconomico di grande instabilità. Tuttavia, riteniamo che il Gruppo, per l’anno corrente, possa ragionevolmente porsi l’obiettivo di una crescita organica delle vendite mid single digit, con un Ebitda adjusted, in valore, in miglioramento rispetto al 2019.”