Enel – Nel 1H 2020 Ebitda ord. (+0,4%) e Utile ord. (+5,6%) superano consensus ma rivista guidance 2020

Nel primo semestre 2020 il Gruppo Enel ha registrato ricavi per 33.375 milioni in calo del 18,5% rispetto all’analogo periodo del 2019.

Dinamica principalmente attribuibile ai Mercati Finali (-14,4% a 14.417 milioni) per effetto delle minori quantità di elettricità venduta in Italia e Spagna a causa dell’impatto dell’epidemia da COVID-19, alle attività di Generazione Termoelettrica e Trading (-25,4% a 12.276 milioni) in Italia per le minori attività di trading e per gli effetti connessi all’applicazione delle interpretazioni dell’IFRIC, oltre che all’effetto cambi negativo in America Latina.

I ricavi del 1H 2020 non includono partite straordinarie. I ricavi del 1H 2019 includevano una plusvalenza di 108 milioni relativa alla cessione di Mercure e  il corrispettivo di 50 milioni previsto dall’accordo che e-distribuzione ha raggiunto con F2i e 2i Rete Gas per la liquidazione del secondo indennizzo connesso alla vendita nel 2009 della partecipazione detenuta dalla stessa e-distribuzione in Enel Rete Gas.

L’Ebitda è sceso del 2,9% a 8.645 milioni. Andamento dovuto principalmente ai business Infrastrutture e Reti (-3,9% a 3.816 milioni) e Mercati finali (-4,8% a 1.582 milioni).

L’Ebitda ordinario è cresciuto del 0,4% a 8.794 milioni, battendo il consensus del 2,1% (8.611 milioni). La voce è al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto (2020: costi legati all’emergenza Covid-19 per 82 milioni, adeguamento valore dei magazzini di alcuni impianti a carbone per 67 milioni; 2019: plusvalenza da cessione Mercure al netto di oneri per bonifica sito industriale, corrispettivo previsto dall’accordo che e-distribuzione ha raggiunto con F2i e 2i Rete Gas).

Dopo la contabilizzazione di ammortamenti e perdite di valore saliti del 11% a 4.102 milioni, l’Ebit si è attestato a 3.437 milioni (-11,6% a/a).

Il risultato netto del Gruppo si è attestato a 1.947 milioni (-12,1%). Al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto, l’utile netto ordinario del Gruppo ha registrato un progresso del 5,6% a 2.405 milioni, al di sopra del 5% rispetto al consensus (2.290 milioni).

Al 30 giugno 2020 l’indebitamento finanziario netto era pari a 50.411 milioni, in aumento rispetto a 45.175 milioni di fine 2019 e rispetto a 48.949 milioni delle stime degli analisti.

Un incremento dovuto agli investimenti del periodo, al pagamento di dividendi relativi all’esercizio 2019 e all’acquisto di ulteriori interessenze nel capitale sociale di Enel Américas ed Enel Chile.

Gli investimenti ammontano a 4.137 milioni, sostanzialmente in linea con l’analogo periodo del 2019. In particolare, i minori investimenti in Infrastrutture e Reti (-3,4% a 1,7 miliardi) e in Generazione Termoelettrica e Trading (-18,2% a 239 milioni) sono stati in buona parte compensati dalle maggiori risorse destinate a Enel Green Power soprattutto negli Stati Uniti, Sudafrica, Brasile e Cile (+5,3% a 1,9 miliardi).

Guidance

La svalutazione delle valute latinoamericane nei confronti dell’euro, gli impatti negativi sui volumi di energia elettrica consumata legati all’epidemia in corso, nonché la sospensione dei processi di sollecito dei pagamenti, hanno portato Enel a ritoccare alcuni target del Piano Strategico 2020-2022 (dati in miliardi di euro):