Generali – Outlook per il 2020, il 18 novembre l’aggiornamento dei target finanziari

Nonostante il contesto di incertezza legato al Covid-19 comporti notevoli difficoltà nel valutare l’effetto complessivo sul settore assicurativo globale, il gruppo Generali, grazie al business mix e alla diversificazione, prevede che il proprio risultato operativo continui a essere resiliente nel 2020, sebbene in probabile flessione rispetto al 2019.

“In occasione del nostro Investor Day il prossimo 18 novembre faremo un aggiornamento non solo della strategia ma soprattutto dei target finanziari del piano”, ha spiegato il Group Ceo Philippe Donnet nel corso della conference call relativa alla presentazione dei risultati

Dal punto di vista operativo, le conseguenze macroeconomiche del Covid-19 avranno un riflesso negativo sull’evoluzione della raccolta del gruppo, in particolare nelle assicurazioni sui viaggi.

Per quanto riguarda la sinistralità, dopo la flessione riscontrata nei mesi di lockdown, permane l’incertezza sullo sviluppo nella rimanente parte dell’anno. Nel caso in cui si sviluppasse una seconda ondata, il gruppo può contare su un business mix favorevole e su solide condizioni contrattuali delle polizze.

Al fine di mitigare l’impatto della riduzione prevista dei ricavi (volumi e proventi finanziari),
continuerà l’impegno a ridurre la base costi.

Considerato l’impatto negativo derivante dai mercati finanziari e da alcuni oneri non ricorrenti registrato nella prima metà dell’anno, è atteso un risultato netto del 2020 in calo rispetto al 2019.

La pandemia del Covid-19 ha avuto impatti sui diversi business gestiti dal Gruppo.

Nel segmento vita i prodotti unit-linked hanno subito un rallentamento della crescita della nuova produzione, a seguito delle tensioni sui mercati azionari. La linea risparmio ha evidenziato una contrazione della nuova produzione e un aumento dei riscatti. Le polizze puro rischio e malattia sono state colpite solo in parte, grazie all’aumento della domanda di copertura dei clienti. La redditività tecnica ha registrato finora un impatto trascurabile.

Nel segmento danni, da marzo a giugno sono stati colpiti soprattutto la nuova produzione e i rinnovi, con un calo della raccolta della linea auto, aziende e Pmi, per effetti causati dal lockdown. La sinistralità auto ha registrato una riduzione in marzo, il non auto ha evidenziato per alcune linee costi più elevati. Il gruppo non è esposto al business della cancellazione di eventi, uno dei settori più colpiti dalla crisi.

Il segmento asset and wealth management ha subito un duplice impatto dalla pandemia: le commissioni asset-based sono diminuite per il calo dei valori azionari e degli strumenti a reddito fisso (compresi Btp e altri titoli di Stato periferici), cui si sono aggiunti i flussi in uscita da parte di alcuni investitori.

Considerati tali andamenti, il risultato operativo di gruppo si stima sia stato impattato
negativamente per circa 84 milioni dagli effetti della pandemia Covid-19.

Nel dettaglio, il business Vita si stima sia stato penalizzato per complessivi 225 milioni,
principalmente a causa del minore risultato netto degli investimenti, dato il contesto dei mercati finanziari precedentemente descritto.

Il business danni si stima sia stato impattato positivamente per € 87 milioni: i maggiori sinistri diretti collegati alla pandemia e i minori redditi correnti, sono stati infatti più che compensati dalla minor sinistralità registrata nei primi sei mesi dell’anno a seguito della situazione di lockdown nei principali Paesi di operatività del gruppo.