Hera – Gestione operativa in crescita oltre le stime e balzo degli investimenti (+16,2%) nel 1H 2020

Nel primo semestre 2020 il gruppo bolognese ha registrato ricavi in crescita del 0,9%  a 3.402,3 milioni.

Andamento cui hanno contribuito prevalentemente le variazioni di perimetro, che hanno compensato i minori ricavi per le attività di trading, produzione e vendita di energia elettrica e gas, servizi di calore e teleriscaldamento. In calo anche i ricavi del settore ambiente per i minori ricavi di produzione energia e i minori rifiuti trattati.

A livello di risultati operativi, l’Ebitda è salito del 2,5% a 559,7 milioni, sostanzialmente in linea con le stime degli analisti (559,1 milioni).

L’emergenza sanitaria ha impattato trasversalmente le varie aree di business. Ciò nonostante, le variazioni di perimetro (ingresso del Gruppo EstEnergy), unite alle azioni di efficientamento attuate, hanno consentito alla multiutility di compensare gli effetti negativi e continuare a crescere, soprattutto nelle aree energy: area Gas (+2,7% a 200,8 milioni, il 35,9% tdel Ebitda totale) e area Energia elettrica (+12,4% a 97 milioni, il 17,3% del totale).

L’Ebit migliora del 2,4% a 295,7 milioni, superiore anche al consensus (+1,7% vs 290,7 milioni), dopo ammortamenti e accantonamenti saliti del 2,7% a 264 milioni.

Il conto economico chiude con un utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo stabile a 166,2 milioni. Un risultato che batte le attese dei broker fermatesi a 161,7 milioni (+2,8%).

Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 cifra in 3.083,6 milioni, in calo di 190 milioni rispetto a 3.274,2 milioni di fine 2019 (-104 milioni vs consensus), grazie a una positiva generazione di cassa che ha integralmente finanziato gli investimenti e le operazioni di M&A.

Il rapporto PFN/Ebitda è pari a 2,81x e in miglioramento rispetto al 3,02x a fine 2019 (2,35x se si esclude il valore della put su EstEnergy, rispetto a 2,55x di fine 2019). 

Infine, gli investimenti complessivi ammontano a 240,6 milioni, in aumento del 16,2%, e hanno riguardato principalmente interventi su impianti, reti e infrastrutture, sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.

Gli investimenti totali comprendono anche investimenti finanziari per 45,5 milioni.