Oggi termina l’Opas promossa da Intesa Sanpaolo su Ubi, che a ieri ha raggiunto il 76% delle adesioni e, secondo quanto riportato, potrebbero superare l’80% nell’ultimo giorno.
Dopo che Intesa Sanpaolo ha raggiunto un numero di adesioni tale da superare nettamente la soglia del capital (66,7%) necessaria per avere il controllo dell’assemblea straordinaria, incominciano a rincorrersi i rumor sulle tempistiche per arrivare alla fusione con Ubi.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, tra metà settembre e metà ottobre dovrebbe tenersi l’assemblea straordinaria di Ubi per la nomina del nuovo cda, con Intesa Sanpaolo che dovrebbe inviare una lettera all’attuale board dell’ex popolare per richiederne la convocazione.
Fino a quel momento, secondo il giornale, non è da escludere che possa restare in carica l’attuale cda di Ubi, inclusi il Ceo Victor Massiah, il presidente Letizia Moratti e il vice presidente Roberto Nicastro. Secondo indiscrezioni di stampa di MF, tuttavia, lunedì 3 agosto, quando si riunirà il cda di Ubi per la semestrale, i consiglieri di Ubi decideranno se dimettersi o meno.
Poi nella primavera del 2021 dovrebbe essere convocata l’assemblea straordinaria per l’approvazione della fusione per incorporazione di Ubi, a seguito della quale dovrebbe avvenire il delisting.
Il nuovo cda, tra le prime questioni, dovrebbe occuparsi della cessione delle 532 filiali a Bper e delle altre 17 filiali aggiuntive (in asta) a un soggetto terzo, prevista entro fino anno, per rispettare le richieste dell’Antitrust.