Mercati Usa – Apertura negativa dopo crollo record Pil americano

Partenza in calo a Wall Street all’indomani del meeting della Federal Reserve e dopo il dato sul Pil statunitense del secondo trimestre. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede l’1,2%, lo S&P 500 l’1,1% e il Nasdaq lo 0,8%.

La stima preliminare del Pil Usa del secondo trimestre 2020 ha evidenziato una contrazione del 32,9% rispetto al -5% della rilevazione precedente, risultando leggermente migliore del -34,5% previsto dal consensus.

Il dato rappresenta comunque il peggior declino da quando il governo ha iniziato a registrare la statistica nel 1947, riflettendo gli effetti devastanti dei lockdown imposti per frenare la diffusione del coronavirus.

Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, invece, sono rimaste sostanzialmente stabili a 1,43 milioni, portando la perdita totale di impieghi nelle ultime sedici settimane a circa 56 milioni, pari a circa il 34% della forza lavoro Usa.

Intanto, il presidente americano Donald Trump ha avanzato l’ipotesi di rimandare le elezioni in programma a novembre, affermando che il voto in tali circostanze straordinarie potrebbe essere soggetto a brogli.

Ieri, invece, la Fed ha confermato la propria politica monetaria ultra accomodante, mantenendo invariati i tassi di interesse e rafforzando il messaggio che utilizzerà tutti gli strumenti a propria disposizione per supportare la ripresa dell’economia.

Sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, cancellando il tentativo di recupero della mattinata e mantenedosi in prossimità dei minimi da circa due anni. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,179, mentre il dollaro/yen scambia in area 105.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,8%) a 43,3 dollari e il Wti (-2,3%) a 40,3 dollari, penalizzate dai timori per la ripresa della domanda di carburante, minacciata dal crescente numero di casi di coronavirus.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano arretra di circa 3 punti base allo 0,54% e quello del biennale di circa 1 punto base allo 0,12%.