Reno de Medici ha archiviato il primo semestre del 2020 con ricavi consolidati in calo del 2,7% a 352,3 milioni, scontando l’effetto della diminuzione dei prezzi di vendita in scia alla tendenza al ribasso iniziata nella seconda metà del 2019.
L’Ebitda è invece aumentato del 24,5% a 48,5 milioni, con la relativa marginalità al 13,8% (+310 punti base). L’Ebit ha registrato un incremento del 34,6% a 33 milioni, nonostante la leggera crescita degli ammortamenti (15,4 milioni contro 14,4 milioni nel 1H 2019).
Infine, dopo imposte per 6,6 milioni, corrispondenti ad un tax rate del 21% (rispetto al 25,2% nel primo semestre 2019 al 21%), il periodo si è chiuso con utile netto di 24,9 milioni, in aumento del 49,6% rispetto al primo semestre del 2019.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 è pari a 38,5 milioni, in calo di 13,5 milioni rispetto ai 52 milioni al 31 dicembre 2019.
Nel periodo in esame sono stati perfezionati investimenti tecnici per 5,2 milioni, inferiori rispetto ai 9,8 milioni del pari periodo 2019 per via della pandemia di Covid-19.
Per la seconda parte dell’anno in corso la società si attende un periodo più sfidante soprattutto in relazione a una domanda generalmente più debole, che solo in parte potrà essere compensato da una positiva dinamica dei prezzi di vendita e dei costi delle materie prime.