Nel secondo trimestre 2020, Saras ha realizzato ricavi pari a 857 milioni, in calo del 67% rispetto al pari periodo 2019 con l’impatto del Covid-19 che ha coinvolto principalmente il segmento Raffinazione e Marketing, ma che ha influito anche sui segmenti Power ed Eolico per la riduzione dei prezzi dell’energia elettrica.
I ricavi del segmento Raffinazione sono diminuiti del 27% a 1.464 milioni e quelli del segmento Marketing del 44% a 436 milioni. Da un punto di vista produttivo, il trimestre è stato caratterizzato dalla fermata dell’impianto FCC, principale impianto per la raffinazione della benzina, su tutti i tre mesi.
A questa fermata si è aggiunta quella del Topping T1 nei mesi di maggio e giugno. Ciò ha comportato una riduzione in termini di quantità lavorate del 36%, con una produzione che nel periodo si è concentrata prevalentemente sui distillati medi. Da un punto di vista delle quotazioni, i margini del gasolio si sono ridotti nel trimestre del 47%.
Nella gestione operativa, l’Ebitda comparable è diminuito del 73% a 15 milioni. Tale risultato, rispetto all’Ebitda reported pari a 22,4 milioni, non considera l’impatto negativo – nei segmenti Raffinazione e Marketing – della valorizzazione degli stock inventariali derivante dal crollo delle quotazioni petrolifere, che nel trimestre è stato pari a 35,9 milioni.
L’Ebit comparable è risultato negativo per 36 milioni (positivo per 7,4 milioni nel 2Q19), mentre il risultato netto comparable ha evidenziato una perdita di 41,1 milioni milioni rispetto all’utile di 4,5 milioni nel secondo trimestre 2019.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 382 milioni (337 milioni escludendo l’impatto dell’IFRS 16), in aumento rispetto ai 270 milioni al 31 marzo 2020 dopo investimenti per 88,7 milioni (35 milioni nel secondo trimestre 2019).
Nel complesso, nel primo semestre 2020 i ricavi sono diminuiti del 41% a 2,74 miliardi e l’Ebitda comparable del 34% a 71,7 milioni, con una perdita netta comparable di 41,5 milioni rispetto all’utile di 2,5 milioni dei primi sei mesi 2019.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il management sottolinea che l’attuale stato di incertezza non consente di fornire previsioni attendibili sugli impatti che potranno determinarsi sui risultati economico finanziari del Gruppo nel breve e medio termine.
Saras ritiene comunque di poter sfruttare al meglio i primi segnali della ripresa, inizialmente previsti nella seconda metà dell’anno, e ora attesi tra la seconda metà del 2020 e il primo trimestre del 2021.
Pur nell’incertezza dello scenario di mercato, il gruppo ha confermato l’obiettivo, raggiunto nel primo semestre, di conseguire un premio medio al di sopra del margine EMC Benchmark pari a 2.5 – 3.0 $/bl (al netto delle manutenzioni).