Sulla tenuta dell’importante supporto statico a 14,445 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo che offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione hanno tentato un rimbalzo, giungendo oggi a ridosso della media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 15,234 euro. Una reazione, innescata nella tarda mattinata di ieri dai risultati trimestrali superiori alle attese e da un outlook positivo fornito dal management di Nexi per la seconda metà del 2020, che s’inserisce all’interno di un quadro grafico neutrale per i corsi delle azioni in esame, in un’ottica di medio periodo.
Il rimbalzo in corso potrebbe così acquisire una maggiore forza soltanto nel caso di breakout di una prima resistenza statica posizionata a 15,34 euro, in quanto l’aversi lasciato alle spalle la sopracitata resistenza dinamica posizionata a 15,234 euro potrebbe consentire alle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Paolo Bertoluzzo un veloce allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 15,685 euro. L’eventuale superamento, confermato in chiusura, di questo livello potrebbe poi proiettare i corsi delle azioni Nexi verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 16,445 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a 16,914 euro, cioè sul massimo storico registrato lo scorso 20 febbraio.
Un nuovo segnale di debolezza per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 14,91 euro, anche se il vero livello chiave – in un’ottica di breve periodo – è il sopracitato supporto statico a 14,445 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Nexi potrebbero scivolare velocemente verso gli obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 13,96 euro, il primo, e a 13,375 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli Nexi è pari a +22,5% (+37,6% rispetto al prezzo d’Ipo di 9 euro, con il debutto a piazza Affari che è stato il 16 aprile del 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 19 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 16,41 euro, con un potenziale rialzista dell’8,2 per cento.
Quotazione di riferimento: 15,16 euro
+11,6% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 16,914 euro;
+8,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 16,445 euro;
+3,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 15,685 euro;
+1,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 15,34 euro;
-1,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 14,91 euro;
-4,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 14,445 euro;
-7,9% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 13,96 euro;
-11,8% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 13,375 euro.