Cir ha rilasciato i dati del primo semestre 2020, che evidenziano ricavi consolidati in calo del 19,1% a 856,7 milioni, a causa principalmente degli effetti degli stop produttivi di Sogefi legati alle misure di contenimento varate per arginare la pandemia.
L’Ebitda si è contratto del 25,8% a 103,8 milioni, mentre l’Ebit è risultato negativo di 8,3 milioni, rispetto ai +46 milioni del primo semestre 2019.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 30,4 milioni, rispetto all’utile di 1,6 milioni del pari periodo del 2019.
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2020 l’indebitamento finanziario netto consolidato ante IFRS 16 è pari a 285 milioni, in diminuzione rispetto ai 327,6 milioni al 31 dicembre 2019.
L’indebitamento finanziario netto consolidato complessivo, considerando anche debiti finanziari per diritti d’uso per 787,8 milioni, ammonta invece a 1.073,5 milioni.
La posizione finanziaria netta della capogruppo, comprese le controllate non industriali, è positiva per 397,1 milioni, rispetto ai +295,7 milioni del 31 dicembre 2019, per via dell’incasso riferito alla vendita della partecipazione in Gedi a Exor.
Infine, la società si aspetta un secondo semestre ancora difficile ma in netto miglioramento rispetto al primo, in assenza di una seconda ondata pandemica.