Il gruppo Edison ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi a 3.107 milioni (-28% rispetto al pari periodo del 2019).
L’impatto maggiore è stato sulla Filiera Attività Gas e E&P, i cui ricavi sono scesi del 39,6% a 1.630 milioni, principalmente a causa dello scenario prezzi e della riduzione dei volumi di vendita. Più contenuta la contrazione della Filiera Energia Elettrica, che ha registrato ricavi per 1.831 milioni (-11,6%).
Nonostante la crisi innescata da Covid-19, Edison ha registrato un Ebitda in crescita dell’11,4% a 380 milioni, grazie a un forte contenimento dei costi operativi (-31,2%).
In particolare, l’Ebitda della Filiera Energia Elettrica è aumentato dell’11,2% a 259
milioni, beneficiando del maggior apporto delle rinnovabili a seguito dell’acquisizione di EDF EN Italia (ora Edison Renewables) e delle sue controllate.
L’Ebit della Filiera Attività Gas e E&P, che include il risultato delle attività regolate e del business E&P in Algeria e Norvegia, è salito del 5% a 167 milioni, beneficiando della flessibilità dei contratti di importazione del gas tramite gasdotto.
L’Ebit si è attestato a 164 milioni (vs 172 milioni nel 1H19), dopo maggiori ammortamenti e perdite di valore (+27,8% a 216 milioni).
Il risultato netto da Continuing Operations, ossia della Filiera Energia Elettrica e delle Attività Gas e E&P, è sceso del 19,4% a 104 milioni.
Il risultato netto del Gruppo Edison è negativo per 65 milioni (-398 milioni nel 1H2019) e include la perdita netta per 162 milioni relativa alle attività E&P oggetto di dismissione (Discontinued Operations) anche in conseguenza delle revisioni dei termini dell’accordo con Energean Oil & Gas innescate dall’evoluzione negativa dello scenario di mercato del brent e del gas.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 si attesta a 624 milioni, in aumento di 108 milioni rispetto a 516 milioni di fine dicembre 2019.
Guidance:
Edison conferma le stime di febbraio per l’Ebitda 2020 in un intervallo compreso tra 560 e 620 milioni.