Nel primo semestre 2020 Il Sole 24 Ore ha consuntivato ricavi consolidati pari a 88,2 milioni, in calo del 12,5% rispetto al pari periodo del 2019. Una dinamica che sconta gli effetti legati all’emergenza sanitaria in atto per il virus Covid-19 e le conseguenti misure restrittive imposte dalle autorità governative, che hanno aggravato la debolezza strutturale del mercato di riferimento.
In particolare, i ricavi pubblicitari sono scesi del 15,3% a 33,1 milioni, i ricavi editoriali del 3,5% a 50,8 milioni e gli altri ricavi del 52,2% a 4,4 milioni. I ricavi pubblicitari del gruppo nel solo mese di marzo hanno registrato una flessione del 23,7%, mentre i ricavi dell’area Cultura, a seguito alla chiusura del Mudec–Museo delle Culture di Milano fino al 28 maggio, si sono ridotti dell’83,8 per cento.
L’Ebitda si è fissato a 3,7 milioni, registrando una contrazione del 64,4% rispetto al primo semestre 2019.
L’Ebit è stato negativo per 4,5 milioni (+2,1 milioni nello stesso periodo del 2019), con ammortamenti rimasti stabili a 8,3 milioni.
Il periodo si è chiuso con un risultato netto di competenza dei soci in perdita per 5,3 milioni, contro un utile netto di 1,7 milioni nel primo semestre 2019.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giungo 2020 è pari a 35,1 milioni, aumentato rispetto ai 26,3 milioni di fine anno 2019.
L’aggiornamento del piano 2020-2023 post-Covid conferma sostanzialmente le linee guida strategiche e gli obiettivi di medio-lungo periodo del piano 2020-2023 pre-Covid.
Nonostante il significativo calo dei ricavi attesi per il 2020, il nuovo piano 2020-2023 post-Covid prevede ricavi consolidati in crescita e conferma il progressivo miglioramento dei
margini operativi anche grazie alle maggiori efficienze conseguibili nei costi diretti e operativi.