Leonardo ha chiuso il primo semestre 2020 con ordini sostanzialmente stabili a 6.104 milioni (6.145 milioni nel 1H19), con l’incremento degli Elicotteri (48%) compensato dalla flessione registrata nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e nell’Aeronautica.
Il portafoglio ordini ha raggiunto i 35.920 milioni, assicurando una copertura in termini di produzione equivalente pari a circa 2,5 anni.
I ricavi, invece, sono diminuiti dell’1,4% a 5.878 milioni, per effetto del calo degli Elicotteri principalmente riconducibile alle minori consegne attribuibili all’impatto del COVID-19, in parte compensato dalla crescita dei volumi sul programma EFA Kuwait dei Velivoli e in Leonardo DRS.
A livello di gestione operativa, l’Ebita è diminuito del 40% a 292 milioni con una marginalità scesa al 5% (-3200 punti base). L’Ebit ha segnato un -51% a 227 milioni con un’incidenza sul fatturato al 3,9% (-390 punti base), complici anche i costi sostenuti per l’allineamento alle indicazioni Governative in materia di COVID-19 e per il supporto alle strutture Governative nella gestione dell’emergenza, oltre ad alcuni costi esterni sostenuti per l’impossibilità di cessare alcune specifiche prestazioni.
Il semestre si è chiuso con un risultato netto ordinario in calo del 76,6% a 59 milioni risentendo, oltre che del peggioramento dell’Ebita, dei maggiori oneri finanziari associati alle coperture su cambi.
Dal lato patrimoniale l’indebitamente finanziario netto è aumentato a 5,07 miliardi dai 2,85 miliardi al 31 dicembre 2019, dopo un free operating cash flow negativo per 1.889 milioni che riflette, oltre l’usuale profilo infrannuale caratterizzato da significativi assorbimenti nella prima parte dell’anno, talune criticità manifestatesi principalmente nel secondo trimestre a causa della pandemia, provocando un significativo incremento del circolante con conseguente assorbimento di cassa.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Leonardo ha rilasciato una nuova guidance 2020, includendo gli effetti provocati dalla crisi sanitaria.
Per l’intero esercizio, il gruppo prevede ordini per 12,5-13,5 miliardi, stima che riflette da un lato il ridimensionamento della domanda sul mercato civile e taluni slittamenti di campagne export per gli effetti indotti dalla pandemia, dall’altro conferma importanti acquisizioni in ambito Governativo/Militare in particolare da clienti domestici.
I ricavi sono attesi a 13,2-14 miliardi, sostanzialmente in linea con il 2019 pur incorporando gli effetti della citata flessione del mercato civile e i minori volumi di attività sui programmi, mentre l’EBITA è stimato a 900-950 milioni.
Infine, il Leonardo si prefigge l’obiettivo di perseguire un FOCF pari a zero, con un indebitamento finanziario netto par a circa 3,3 miliardi.