Mercati – Apertura poco mossa, a Milano bene Ubi

Apertura incerta per le borse europee, dopo il crollo di ieri in scia alle indicazioni dei danni provocati dalla pandemia sulle economie e sui risultati corporate.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,4% in area 19.300 punti. In lieve rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%), mentre oscillano sulla parità il Cac 40 di Parigi (-0,03%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,05%).

Wall Street ha chiuso contrastata con S&P 500 e Dow Jones in ribasso rispettivamente dello 0,4% e dello 0,9%, dopo il dato preliminare sul Pil Usa del secondo trimestre che ha evidenziato un crollo del 33%, peggior calo dall’inizio della serie storica nel 1947.

In rialzo dello 0,4%, invece, il Nasdaq, in vista dei conti delle big del settore tecnologico come Apple, Amazon, Facebook e Google, usciti a mercati chiusi e risultati superiori alle attese.

Sul fronte macro, il Pmi manifatturiero ufficiale della Cina a luglio è salito inaspettatamente per il quinto mese consecutivo a 51,1, dai 50,9 di giugno e rispetto ai 50,7 stimati dal consensus.

In Europa, invece, la lettura preliminare del Pil francese del secondo trimestre ha evidenziato una contrazione del 13,8% su base trimestrale, rispetto al -15,2% atteso dagli analisti, e un -19% su base annuale.

Le vendite al dettaglio in Germania a giugno sono diminuite dell’1,6% su base mensile e aumentate del 5,9% rispetto a un anno prima, superando in entrambi casi le attese pari rispettivamente a -3% e +3%.

In mattinata saranno poi diffuse le stime preliminari di inflazione di luglio e Pil del secondo trimestre di Italia ed Eurozona.

Focus, inoltre, sulle trattative al Congresso Usa per l’approvazione di un nuovo pacchetto di stimoli che sostituisca tra le altre cose i sussidi di disoccupazione in scadenza oggi, mentre ieri il presidente Usa Donald Trump ha avanzato l’ipotesi di rinviare le elezioni di novembre.

Intanto sul Forex prosegue la discesa del biglietto verde nei confronti delle altre valute avviandosi a registrare la peggior performance mensile da circa un decennio, con il cambio euro/dollaro risalito in area 1,19 e il dollaro/yen in calo a 104,4.

Tra le materie prime recuperano terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+0,7%) a 43,6 dollari e il Wti (+0,7%) a 40,2 dollari, mentre prosegue la corsa dell’oro che viaggia in area 1.973 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 151 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,96%.

Tornando a Piazza Affari, in evidenza Ubi (+6,9%), dopo che si è conclusa l’Opas di Intesa Sanpaolo (+0,4%) con il 90,2% delle adesioni. In rialzo Leonardo (+4%) dopo la diffusione dei conti ieri a mercati chiusi, con gli acquisti che premiano in particolare anche Stm (+2,4%) e Snam (+2,1%). Ancora in rosso Saipem (-1,3%), Recordati (-1,2%) e Cnh (-1,3%).