Mercati Usa – In calo sul crollo del Pil domestico

Partenza negativa di Wall Street che subisce l’andamento pesante dei mercati europei appesantiti dall’uscita del Pil tedesco il quale, per la prima volta nella storia delle rilevazioni statistiche (dal 1970), scende a doppia cifra percentuale poco oltre il dieci per cento.

Ben peggiore si rivela quello americano che sfiora il -33% e trascina in negativo gli indici in apertura. Il sentimento negativo è alimentato anche da un Tweet di Trump favorevole ad uno spostamento delle elezioni presidenziali, previste a novembre, a causa dell’emergenza nazionale per la pandemia.

I listini recuperano in scia alle aspettative per le trimestrali in uscita dei quattro dei cinque titoli FAANG che ovviamente non deludono. Il Nasdaq chiude addirittura positivo (+0,4%), mentre lo S&P500 ed il Russell riducono le perdite ad un -0,4% che raddoppiano invece per il Dow Jones (-0,8%).

VIX in crescita di quasi tre punti percentuali a quota 24,75 punti, dopo un picco intraday che sfiora i 27 con un balzo di oltre dieci punti percentuali.

Apple, Amazon, Facebook e Google battono tutte le attese a mercati chiusi e salgono in after hours rispettivamente del 4,4%, 3%, 1,6% ed 1,2%.

Mentre repubblicani e democratici ancora litigano sull’entità dell’estensione dei sussidi che scadono oggi, il mercato azionario  è stato salvato dai risultati societari delle solite società tecnologiche che compensano la pesante crisi economica che aleggia sul Paese.

Mercato obbligazionario con rendimenti ancora in calo ed il Tbond in discesa allo 0,54%.

Giornata pesante per tutte le materie prime con il palladio che perde sette punti percentuali ed il petrolio tre dopo una discesa intraday di quasi cinque punti.

In calo anche oro (-1%) ed argento (-4%) che consolidano i forti guadagni della seduta precedente.

Ancora in difficoltà anche il dollaro che scivola a 1,184 e sprofonda fino a 1,19 nella mattinata asiatica.