Mercati Usa – Previsto avvio positivo trascinato dai colossi tech

I futures su Dow Jones e S&P 500 guadagnano lo 0,2-0,3% mentre il derivato sul Nasdaq avanza dell’1,2%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street trascinata dai risultati delle big del settore tecnologico.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso contrastati con S&P 500 e Dow Jones in ribasso rispettivamente dello 0,4% e dello 0,9%, dopo il dato preliminare sul Pil Usa che ha evidenziato un crollo del 33%, peggior calo dall’inizio della serie storica nel 1947.

In rialzo dello 0,4%, invece, il Nasdaq, in vista dei conti delle big del settore tecnologico come Apple, Amazon, Facebook e Google, usciti a mercati chiusi e risultati superiori alle attese.

Nel premarket, Apple e Facebook balzano di oltre il 7% e Amazon di oltre il 6%, dopo essere state i principali titoli ad aver trascinato Wall Street da inizio anno in un trend che sembra destinato ad accelerare dopo la diffusione dei conti.

Prima dell’apertura, invece, hanno pubblicato le rispettive trimestrali Caterpillar e Chevron, con quest’ultima in calo del 3,5% nel premarket dopo aver registrato la peggior perdita negli ultimi trent’anni complice il crollo dei prezzi del greggio in seguito allo scoppio della pandemia.

Gli operatori continuano a valutare inoltre la contrazione record dell’economia Usa nel secondo trimestre, in un contesto in cui i lockdown imposti per arginare la diffusione del virus hanno fortemente penalizzato consumi e investimenti.

Gli economisti si attendono una ripresa a partire dal terzo trimestre, anche se il continuo incremento dei contagi con il record di vittime in diversi stati americani rischia di limitare il recupero.

Continuano intanto le trattative tra Repubblicani e Democratici per approvare un nuovo round di stimoli, senza però mostrare segnali di avanzamento nei negoziati. Infine, ieri il presidente Donald Trump ha avanzato l’ipotesi di rinviare le elezioni in programma a novembre, sebbene la Costituzione conferisca quel potere soltanto al Congresso.

L’inquilino della Casa Bianca sostiene infatti di non fidarsi dei risultati delle urne raccolti in ampia parte tramite mail a causa della situazione di emergenza sanitaria, sottolineando il rischio di possibili frodi.