RCS – Ricavi in calo del 32,8% a 319,5 mln nel 1H 2020

Nel primo semestre 2020 i ricavi del gruppo Rcs si sono attestati a 319,5 milioni, in diminuzione del 32,8% rispetto al corrispondente periodo del 2019.

Una dinamica che ha scontato principalmente gli effetti dell’emergenza sanitaria, in particolare per il calo della raccolta pubblicitaria e delle diffusioni dei quotidiani sportivi per il differimento alla seconda parte dell’anno di alcuni eventi sportivi e non, che erano. I ricavi digitali, pari a 69,8 milioni, hanno raggiunto un’incidenza del 21,8% sui ricavi complessivi (16,8% al 30 giugno 2019).

I ricavi pubblicitari sono scesi del 38,9% a 121 milioni. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line si è attestata a 50,1 milioni, raggiungendo una incidenza del 41,4% (31,2% nel primo semestre 2019) sul totale ricavi pubblicitari. In particolare, in Spagna la raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line è stata pari al 57% del totale dei ricavi pubblicitari netti dell’area (50,5% al 30 giugno 2019).

I ricavi editoriali si sono fissati a 164 milioni (-17,9%).  Le diffusioni edicola di La Gazzetta dello Sport e Marca hanno risentito, a partire da marzo, del contesto indotto dalla sospensione degli eventi sportivi nel periodo di lockdown. La variazione dei ricavi editoriali del Corriere della Sera nel semestre è positiva, sostenuta dall’incremento dei ricavi digitali e dalle iniziative a sostegno della testata intraprese a partire da febbraio.

I ricavi diversi sono risultati pari a 34,5 milioni, scesi del 55,7% rispetto ai primi tsei mesi 2019), per effetto dei minori ricavi conseguiti dall’area Eventi Sportivi.

L’Ebitda è stato pari a 7,1 milioni (-91,6%), la voce comprende oneri non ricorrenti per 4,2 milioni riferiti allo stanziamento di fondi relativi ad interventi sul personale attraverso i prepensionamenti (-1,2 milioni nel primo semestre 2020).

L’Ebit diventa negativo per 16,8 milioni, contro un importo positivo di 58,3 milioni del semestre di confronto.

Il conto economico si chiude con una perdita netta di 12 milioni, rispetto all’utile netto di 38,4 milioni dei primi sei mesi del 2019, dopo un recupero di imposte di 4,6 milioni.

Dal lato patrimoniale, a fine giugno l’indebitamento finanziario netto si attesta a 109,5 milioni, in calo rispetto a 131,8 milioni al 31 dicembre 2019 grazie soprattutto all’apporto della gestione tipica, positiva per 24,8 milioni.

Si segnala che a fine giugno 2020 l’indebitamento finanziario netto comprensivo dei debiti finanziari per leasing ex IFRS 16 (principalmente locazioni di immobili per 166,7 milioni) assomma a 276,2 milioni.

Lo sviluppo della situazione e i suoi potenziali effetti sulla evoluzione della gestione, che saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell’esercizio, non sono al momento ancora prevedibili.

In ogni caso, il gruppo ritiene di disporre di leve gestionali adeguate per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria nel 2020 e confermare quindi le prospettive di medio-lungo periodo.

In considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste, in assenza di eventi al momento non prevedibili, RCS ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di conseguire nel secondo semestre 2020 livelli di margini Ebitda quantomeno in linea con quelli realizzati nel pari periodo 2019.