Analisi tecnica – Webuild: alla ricerca di supporti a cui aggrapparsi per frenare la discesa

Dallo scorso 23 luglio le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel settore delle costruzioni hanno concluso ben sette sedute consecutive con il segno meno davanti, a cui si potrebbe aggiungere anche quella di oggi. I corsi delle azioni Webuild sono così scivolati all’interno di un canale discendente di breve periodo, rompendo al ribasso prima la media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 1,374 euro, e poi quella a 100 sedute, attualmente in transito a 1,282 euro. L’ondata di vendite che ha travolto i titoli in esame è stata accelerata lo scorso 30 luglio dalla pubblicazione di una trimestrale debole e da un outlook impostato alla cautela a causa delle incertezze legate allo sviluppo della pandemia Covid -19.

Da un punto di vista strettamente grafico, un nuovo segnale di debolezza per i corsi delle azioni della ex Salini Impregilo potrebbe, quindi, arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 1,056 euro, con possibile discesa fino al successivo supporto a 1,018 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Pietro Salini potrebbero essere proiettate rapidamente verso un livello chiave individuabile a 0,994 euro, al di sotto del quale il successivo obiettivo di breve periodo è posizionabile a 0,932 euro.

L’eventuale ritorno dei corsi delle azioni Webuild sopra una prima resistenza statica posizionata a 1,095 euro, al contrario, potrebbe allentare la pressione ribassista con possibile allungo fino alla successiva barriera individuabile a 1,123 euro. Nel caso poi di breakout di questo livello le quotazioni dei titoli del gruppo milanese potrebbero proseguire il rimbalzo verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 1,16 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a quota 1,193 euro.

Da inizio anno la performance dei titoli Webuild è pari a -33,1% (+13,3% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 4 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 1,10, con un potenziale rialzista del 2,5 per cento.

Quotazione di riferimento: 1,073 euro

+11,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,193 euro;

+8,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,160 euro;

+5,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,123 euro;

+2,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,095 euro;

-1,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,056 euro;

-5,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,018 euro;

-7,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 0,994 euro;

-11,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 0,953 euro.