Nella giornata di venerdì, su mandato della Procura della Repubblica di Verona e in relazione ad accertamenti ispettivi della Consob, la Guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione e un’acquisizione di documentazione presso la sede sociale di Cattolica a Verona, notificando ad alcuni esponenti aziendali un’informazione di garanzia sull’ipotesi di violazione dell’art 2636 CC (illecita influenza sull’assemblea).
Il tutto dopo il regolare svolgimento dell’assemblea sia ordinaria sia straordinaria, e la netta approvazione delle proposte del cda (circa il 70% dei voti espressi).
Lo si apprende da una nota, in cui “la società ribadisce l’assoluta correttezza e regolarità delle operazioni assembleari oggetto dell’indagine (riunioni del 13 aprile 2019, 27 giugno 2020 e 31 luglio 2020) le ultime due delle quali avvenute, tra l’altro, con l’intervento di un rappresentante designato indipendente, quale Computershare Spa, e quindi attraverso meccanismi di raccolta e di voto soltanto informatici e senza il coinvolgimento della società e di sue strutture; donde l’impossibilità per queste di intervenire o incidere sul voto espresso dai soci”.
“La società, che ha dato immediata e piena collaborazione all’autorità investigativa, ribadisce l’assoluta fiducia su un pronto chiarimento della posizione, e altresì la fiducia nella rapida attività dell’autorità giudiziaria. In ogni caso la società tiene a precisare che le delibere assunte nell’assemblea del 31 luglio 2020 sono valide a tutti gli effetti e che l’importante operazione con Generali proseguirà come previsto”, conclude la nota.